Independent professionals facing the crisis [I professionisti indipendenti di fronte alla crisi]

The growth of independent professionals is a structural trend in the Italian labour market, which continued also during the Great Recession. Difficult and risky would be to forecast what will happen in this occupational area in the incoming months, but a a comparison with previous crises can provide some hints. In spite of the overall resilience of independent professionals' employment levels, those who are dependent on only one client were hit harder. They are younger workers, often females, working in the sectors of traditional liberal professions and, even more often, consultants, experts and freelance in the social services, public or supported by public spending, and in the culture and entertainment sectors. They usually have shorter seniority and, likely, limited availability of accumulated resources. The analysis of the perceived risks of losing one's job seems to support the hypothesis of a greater weakness of this worker profile when facing a crisis.

La crescita del lavoro libero professionale indipendente è una tendenza strutturale nel mercato del lavoro italiano che non è stata scalfita nemmeno dalla Grande Crisi. Difficile e azzardato è ipotizzare come la crisi in corso investirà quest’area occupazionale ma l’analisi di quanto accaduto nella crisi precedente fornisce qualche spunto. Nonostante la complessiva tenuta occupazionale dei liberi professionisti, chi lavora come pseudo-dipendente di un unico committente ha resistito meno. Si tratta dei lavoratori più giovani, spesso donne, impegnati nei settori tradizionali delle libere professioni e più spesso consulenti, esperti e collaboratori nei servizi sociali e legati alla spesa pubblica o nei settori della cultura e dell’intrattenimento, con un’anzianità limitata e perciò con una scarsa disponibilità di risorse accumulate. L’analisi dell’insicurezza percepita confermerebbe la maggiore debolezza di questi profili di fronte alla crisi.