Fino a pochi anni fa, nella lingua italiana e nei suoi dizionari, "immaginario" era soltanto un aggettivo che serviva a distinguere le entità create dalla fantasia da quelle del mondo reale. C'erano i personaggi immaginari, i mondi immaginari, il sostantivo era una rarità dal significato non ben definito; immaginario è dunque una parola in parte nuova, che è cresciuta nell'uso degli ultimi venti-trent'anni. Se l'immaginazione è la fabbrica delle immagini, l'immaginario ne è il repertorio (magazzino o museo). L'immaginazione è un processo attivo e creativo; l'immaginario è una parola dal significato ancora non perfettamente definito, ma è anche in un certo senso la tomba dell'immaginazione. A partire da questa riflessione, si sviluppa "Geneaologie dell'immaginario" che, attraverso un percorso ricco di fascino (che va dal cinema alla pittura, dalla psicoanalisi alla letteratura), raccoglie e dispiega le molteplici versioni dell'immaginario, lasciandone intatte la complessità e l'ambiguità. Un luogo comune? Un parente povero dell'immaginazione? Oppure veramente il luogo dove tutto è possibile, dove il mondo si trasforma di continuo: un archivio, un magazzino che ciascuno di noi possiede e in cui stipa non solo le sue fantasie, ma il suo mondo, reale come quello che ci circonda.

Cappa, F. (2008). La moneta sognante. Motivi dell'immaginario contemporaneo in Walter Benjamin. In F. Carmagnola, V. Matera (a cura di), Genealogie dell'immaginario. Torino : UTET.

La moneta sognante. Motivi dell'immaginario contemporaneo in Walter Benjamin

CAPPA, FRANCESCO
2008

Abstract

Fino a pochi anni fa, nella lingua italiana e nei suoi dizionari, "immaginario" era soltanto un aggettivo che serviva a distinguere le entità create dalla fantasia da quelle del mondo reale. C'erano i personaggi immaginari, i mondi immaginari, il sostantivo era una rarità dal significato non ben definito; immaginario è dunque una parola in parte nuova, che è cresciuta nell'uso degli ultimi venti-trent'anni. Se l'immaginazione è la fabbrica delle immagini, l'immaginario ne è il repertorio (magazzino o museo). L'immaginazione è un processo attivo e creativo; l'immaginario è una parola dal significato ancora non perfettamente definito, ma è anche in un certo senso la tomba dell'immaginazione. A partire da questa riflessione, si sviluppa "Geneaologie dell'immaginario" che, attraverso un percorso ricco di fascino (che va dal cinema alla pittura, dalla psicoanalisi alla letteratura), raccoglie e dispiega le molteplici versioni dell'immaginario, lasciandone intatte la complessità e l'ambiguità. Un luogo comune? Un parente povero dell'immaginazione? Oppure veramente il luogo dove tutto è possibile, dove il mondo si trasforma di continuo: un archivio, un magazzino che ciascuno di noi possiede e in cui stipa non solo le sue fantasie, ma il suo mondo, reale come quello che ci circonda.
Capitolo o saggio
Benjamin, immaginario, passages, aura, merce, estetica, filosofia, psicoanalisi, modernità, teorie dell'immagine
Italian
Genealogie dell'immaginario
Carmagnola, F; Matera, V
2008
9788860081957
UTET
Cappa, F. (2008). La moneta sognante. Motivi dell'immaginario contemporaneo in Walter Benjamin. In F. Carmagnola, V. Matera (a cura di), Genealogie dell'immaginario. Torino : UTET.
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