Alle imprese che compiono investimenti in attività di ricerca e sviluppo è concessa un’agevolazione sotto forma di credito di imposta. La strategia perseguita dal legislatore è di favore, attraverso un incentivo fiscale, gli investimenti delle imprese in settori o prodotti innovativi, con la finalità di indurre un graduale processo di riposizionamento dell’apparato industriale in fasce di mercato caratterizzate da un maggior contenuto scientifico o tecnologico. Lo scritto si propone un approfondimento critico della disciplina fiscale di favore. Occorre comprendere l’esatto perimetro delle attività agevolabili, chi sono i destinatari del vantaggio tributario, quali sono gli adempimenti formali richiesti e le conseguenze derivanti dalla loro omissione, senza trascurare l’esame delle concrete modalità di fruizione del credito. A dispetto degli utili chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate e dai primi commentatori, invero, non sono stati ancora fugati tutti i dubbi interpretativi che interessano vari aspetti della normativa in questione.
Gaffuri, A. (2019). La distinzione tra attività commerciali e non commerciali degli enti no profit, ai fini delle imposte sui redditi e IVA, alla luce della nuova normativa del Codice del Terzo Settore. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO TRIBUTARIO, 2019(4), 783-816.
La distinzione tra attività commerciali e non commerciali degli enti no profit, ai fini delle imposte sui redditi e IVA, alla luce della nuova normativa del Codice del Terzo Settore
Gaffuri, AM
2019
Abstract
Alle imprese che compiono investimenti in attività di ricerca e sviluppo è concessa un’agevolazione sotto forma di credito di imposta. La strategia perseguita dal legislatore è di favore, attraverso un incentivo fiscale, gli investimenti delle imprese in settori o prodotti innovativi, con la finalità di indurre un graduale processo di riposizionamento dell’apparato industriale in fasce di mercato caratterizzate da un maggior contenuto scientifico o tecnologico. Lo scritto si propone un approfondimento critico della disciplina fiscale di favore. Occorre comprendere l’esatto perimetro delle attività agevolabili, chi sono i destinatari del vantaggio tributario, quali sono gli adempimenti formali richiesti e le conseguenze derivanti dalla loro omissione, senza trascurare l’esame delle concrete modalità di fruizione del credito. A dispetto degli utili chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate e dai primi commentatori, invero, non sono stati ancora fugati tutti i dubbi interpretativi che interessano vari aspetti della normativa in questione.File | Dimensione | Formato | |
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