Il concetto di area motivazionale rappresenta un’estensione del concetto di sistema motivazionale elaborato da Joseph Lichtenberg e collaboratori. Esso prende in esame l’interazione dinamica fra Sé e oggetto, da una prospettiva sia soggettiva sia oggettiva, che orienta un particolare sistema motivazionale verso il suo equilibrio (o disequilibrio) affettivo. L’analisi delle aree motivazionali (MAA) promuove una prospettiva evidence-based che può essere applicata a ogni fase del processo diagnostico e terapeutico per individuare fonti di instabilità (a) fra le aree motivazionali; (b) all’interno di ciascuna area motivazionale (fra Sé/oggetto e soggettivo/oggettivo); e (c) all’interno di ciascuna sub-area (fra polo positivo e negativo). A questo proposito è stato sviluppato un apposito strumento, la Motivational Areas Rating Scale, che può essere applicato dal terapeuta o da un giudice esterno per finalità cliniche o di ricerca, e che ha mostrato una buona inter-rater reliability. Nel presente contributo, vengono presentate, in particolare, alcune applicazioni diagnostiche della MAA, che forniscono indicazioni preliminari delle potenzialità cliniche ed empiriche dell’approccio in integrazione ai principali sistemi e strumenti diagnostici (DSM-IV, SWAP-200).
Sarracino, D., Innamorati, M., Dazzi, N. (2010). Analisi delle aree motivazionali: Applicazioni diagnostiche. In Estratti dal Congresso Nazionale SPR Perugia (pp.44). Città di Castello : Aguaplano - Officina del libro.
Analisi delle aree motivazionali: Applicazioni diagnostiche
SARRACINO, DIEGO;
2010
Abstract
Il concetto di area motivazionale rappresenta un’estensione del concetto di sistema motivazionale elaborato da Joseph Lichtenberg e collaboratori. Esso prende in esame l’interazione dinamica fra Sé e oggetto, da una prospettiva sia soggettiva sia oggettiva, che orienta un particolare sistema motivazionale verso il suo equilibrio (o disequilibrio) affettivo. L’analisi delle aree motivazionali (MAA) promuove una prospettiva evidence-based che può essere applicata a ogni fase del processo diagnostico e terapeutico per individuare fonti di instabilità (a) fra le aree motivazionali; (b) all’interno di ciascuna area motivazionale (fra Sé/oggetto e soggettivo/oggettivo); e (c) all’interno di ciascuna sub-area (fra polo positivo e negativo). A questo proposito è stato sviluppato un apposito strumento, la Motivational Areas Rating Scale, che può essere applicato dal terapeuta o da un giudice esterno per finalità cliniche o di ricerca, e che ha mostrato una buona inter-rater reliability. Nel presente contributo, vengono presentate, in particolare, alcune applicazioni diagnostiche della MAA, che forniscono indicazioni preliminari delle potenzialità cliniche ed empiriche dell’approccio in integrazione ai principali sistemi e strumenti diagnostici (DSM-IV, SWAP-200).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.