La povertà indica innanzitutto una mancanza, una scarsità che rimanda a qualcosa che non c’è o non c’è più. Si vive in una condizione di inferiorità, di insufficiente disponibilità, di squilibrio e di funzionalità limitata. Solitamente la povertà viene riferita ad una carenza socio-economica, rispetto a standard culturalmente variabili, ma che trovano il proprio limite quando individui e popolazioni rischiano la loro stessa sopravvivenza. Alla povertà viene contrapposta la “ricchezza”, definibile sulla base del concetto di benessere, connesso alla qualità della vita quotidiana. Il quesito che viene posto nel presente contesto, ovvero cosa si possa intendere per povertà dopo la crisi degli ultimi decenni, rimanda ad ulteriori domande, poiché viene presupposto un processo regressivo rispetto a un precedente livello di sviluppo raggiunto. Ovvero, la crisi socio-economica dovuta alla trasformazione produttiva della società industriale e all’affermarsi della finanziarizzazione globale, ha inciso profondamente sulle vite di milioni di persone secondo un’ottica neo-liberista che ha trasformato la fisionomia stessa del capitalismo globale. In quanto segue, cercherò di indicare, seppur in modo conciso, come la trasformazione dell’ordine finanziario e geo-politico mondiale abbia determinato non solo la radicalizzazione della povertà di tipo socio-economico - pauperizzando la stessa classe media il cui benessere è stato tradizionalmente garantito da entrate mensili prefissate da occupazioni a tempo indeterminato -, bensì abbia prodotto nuove forme di povertà immateriale di carattere emotivo e affettivo, che limitano il benessere psico-fisico delle persone e l’esercizio di una cittadinanza attiva. Le povertà immateriali devono dunque essere comprese assieme a quelle materiali, poiché povertà significa anche debilitazione delle capacità umane.

Calloni, M. (2019). Povertà materiali e immateriali in una società neo-liberista. In P. Frascani (a cura di), Le eredità della crisi. Dalla storia al futuro, traiettorie di risposte possibili. (pp. 65-72). Milano : Feltrinelli.

Povertà materiali e immateriali in una società neo-liberista

Calloni, M
2019

Abstract

La povertà indica innanzitutto una mancanza, una scarsità che rimanda a qualcosa che non c’è o non c’è più. Si vive in una condizione di inferiorità, di insufficiente disponibilità, di squilibrio e di funzionalità limitata. Solitamente la povertà viene riferita ad una carenza socio-economica, rispetto a standard culturalmente variabili, ma che trovano il proprio limite quando individui e popolazioni rischiano la loro stessa sopravvivenza. Alla povertà viene contrapposta la “ricchezza”, definibile sulla base del concetto di benessere, connesso alla qualità della vita quotidiana. Il quesito che viene posto nel presente contesto, ovvero cosa si possa intendere per povertà dopo la crisi degli ultimi decenni, rimanda ad ulteriori domande, poiché viene presupposto un processo regressivo rispetto a un precedente livello di sviluppo raggiunto. Ovvero, la crisi socio-economica dovuta alla trasformazione produttiva della società industriale e all’affermarsi della finanziarizzazione globale, ha inciso profondamente sulle vite di milioni di persone secondo un’ottica neo-liberista che ha trasformato la fisionomia stessa del capitalismo globale. In quanto segue, cercherò di indicare, seppur in modo conciso, come la trasformazione dell’ordine finanziario e geo-politico mondiale abbia determinato non solo la radicalizzazione della povertà di tipo socio-economico - pauperizzando la stessa classe media il cui benessere è stato tradizionalmente garantito da entrate mensili prefissate da occupazioni a tempo indeterminato -, bensì abbia prodotto nuove forme di povertà immateriale di carattere emotivo e affettivo, che limitano il benessere psico-fisico delle persone e l’esercizio di una cittadinanza attiva. Le povertà immateriali devono dunque essere comprese assieme a quelle materiali, poiché povertà significa anche debilitazione delle capacità umane.
Capitolo o saggio
Povertà; Neo-liberismo; Crisi
Italian
Le eredità della crisi. Dalla storia al futuro, traiettorie di risposte possibili.
Frascani, P
2019
9788868353469
Quaderni 31 – Le Ricerche di Fondazione Feltrinelli
Feltrinelli
65
72
Calloni, M. (2019). Povertà materiali e immateriali in una società neo-liberista. In P. Frascani (a cura di), Le eredità della crisi. Dalla storia al futuro, traiettorie di risposte possibili. (pp. 65-72). Milano : Feltrinelli.
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