Le grandi frane lente in roccia sono molto diffuse negli ambienti alpini. Esse evolvono lentamente per lunghi periodi, ma in determinate condizioni possono evolvere fino a collasso catastrofico. Queste frane hanno quindi un ruolo importante nel modellamento del paesaggio alpino (Agliardi et al., 2013) e costituiscono importanti minacce per le infrastrutture e la sicurezza di intere comunità. Prevederne evoluzione ed effetti è difficile, a causa della varietà delle condizioni geologiche e morfo-climatiche in cui si sviluppano e dei meccanismi e stili di attività che le caratterizzano. Lo studio è stato quindi affrontato con un approccio multiscala. A scala di orogene, l’analisi statistica di un inventario originale (Crosta et al., 2013) permette di esplorare le condizioni favorevoli allo sviluppo di grandi frane e i loro impatti sul territorio. A scala regionale, una mappatura geomorfologica a scala di semi-dettaglio fornisce indicazioni distribuite su meccanismi ed attività dei fenomeni (Frattini et al., 2018). A scala locale, studi di dettaglio, monitoraggio e modellazione numerica consentono di quantificare gli aspetti evolutivi (Agliardi et al., 2018; Riva et al., 2018). I risultati forniscono utili indicazioni per una più ampia comprensione dei fenomeni, ma anche per stimolare la consapevolezza del pubblico per una più efficace riduzione dei rischi e una fruizione consapevole del territorio alpino.
Agliardi, F., Crosta, G., Frattini, P., Crippa, C., Spreafico, M., Valbuzzi, E. (2019). Distribuzione, attività ed evoluzione di grandi frane lente in ambiente alpino: analisi innovative a scala regionale e locale. In Congresso biennale 2019 della Società Svizzera di Geomorfologia (SSGm) - Program & Abstracts.
Distribuzione, attività ed evoluzione di grandi frane lente in ambiente alpino: analisi innovative a scala regionale e locale
Agliardi, F
;Crosta, GB;Frattini, P;Crippa, C;Spreafico, M;Valbuzzi, E
2019
Abstract
Le grandi frane lente in roccia sono molto diffuse negli ambienti alpini. Esse evolvono lentamente per lunghi periodi, ma in determinate condizioni possono evolvere fino a collasso catastrofico. Queste frane hanno quindi un ruolo importante nel modellamento del paesaggio alpino (Agliardi et al., 2013) e costituiscono importanti minacce per le infrastrutture e la sicurezza di intere comunità. Prevederne evoluzione ed effetti è difficile, a causa della varietà delle condizioni geologiche e morfo-climatiche in cui si sviluppano e dei meccanismi e stili di attività che le caratterizzano. Lo studio è stato quindi affrontato con un approccio multiscala. A scala di orogene, l’analisi statistica di un inventario originale (Crosta et al., 2013) permette di esplorare le condizioni favorevoli allo sviluppo di grandi frane e i loro impatti sul territorio. A scala regionale, una mappatura geomorfologica a scala di semi-dettaglio fornisce indicazioni distribuite su meccanismi ed attività dei fenomeni (Frattini et al., 2018). A scala locale, studi di dettaglio, monitoraggio e modellazione numerica consentono di quantificare gli aspetti evolutivi (Agliardi et al., 2018; Riva et al., 2018). I risultati forniscono utili indicazioni per una più ampia comprensione dei fenomeni, ma anche per stimolare la consapevolezza del pubblico per una più efficace riduzione dei rischi e una fruizione consapevole del territorio alpino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.