Il 3 novembre 1921 Musatti discute, presso l’Università di Padova, la sua tesi di laurea in Filosofia, dal titolo Geometrie non-euclidee e problema della conoscenza, rimasta per lungo tempo inedita e ora disponibile in edizione critica. La tesi gli era stata assegnata alcuni anni prima dal filosofo palermitano Antonio Aliotta, ma era stata completata sotto la guida del suo futuro maestro Vittorio Benussi dopo il trasferimento di Aliotta a Napoli. Questo scritto non rappresenta soltanto la testimonianza di una specifica fase del percorso di formazione del giovane Musatti, ma anche il nucleo tematico essenziale della sua intera vicenda intellettuale, nella quale armonicamente si intrecciano matematica, filosofia e psicologia. Già da queste pagine, infatti, è possibile scorgere il filo conduttore delle molteplici direttrici dell’opera musattiana più matura: da un lato, l’affermazione del valore e dell’autonomia del sapere scientifico, compreso quello psicologico, a partire da una rigorosa fondazione e giustificazione storico-epistemologica della sua validità; dall’altro, l’assunzione di una sua concezione in larga misura convenzionalista e costruttivista come risultato di un’interazione dinamica fra soggetto e realtà. Proprio in questo contesto, una prima, significativa esemplificazione teorica e sperimentale è data dallo studio musattiano sui fenomeni stereocinetici, come percezione di una realtà tridimensionale ottenuta da figure bidimensionali in movimento, studio che inaugura un fortunato e originale percorso di ricerca nell’ambito della psicologia della percezione visiva parallelo a quello sui fondamenti della psicoanalisi freudiana.

Molaro, A. (2019). Il giovane Musatti: dalle geometrie non-euclidee alla ricerca sperimentale. Intervento presentato a: Cesare Musatti (1897-1989) tra psicologia, psicoanalisi e impegno civile, Milano.

Il giovane Musatti: dalle geometrie non-euclidee alla ricerca sperimentale

Molaro, A
2019

Abstract

Il 3 novembre 1921 Musatti discute, presso l’Università di Padova, la sua tesi di laurea in Filosofia, dal titolo Geometrie non-euclidee e problema della conoscenza, rimasta per lungo tempo inedita e ora disponibile in edizione critica. La tesi gli era stata assegnata alcuni anni prima dal filosofo palermitano Antonio Aliotta, ma era stata completata sotto la guida del suo futuro maestro Vittorio Benussi dopo il trasferimento di Aliotta a Napoli. Questo scritto non rappresenta soltanto la testimonianza di una specifica fase del percorso di formazione del giovane Musatti, ma anche il nucleo tematico essenziale della sua intera vicenda intellettuale, nella quale armonicamente si intrecciano matematica, filosofia e psicologia. Già da queste pagine, infatti, è possibile scorgere il filo conduttore delle molteplici direttrici dell’opera musattiana più matura: da un lato, l’affermazione del valore e dell’autonomia del sapere scientifico, compreso quello psicologico, a partire da una rigorosa fondazione e giustificazione storico-epistemologica della sua validità; dall’altro, l’assunzione di una sua concezione in larga misura convenzionalista e costruttivista come risultato di un’interazione dinamica fra soggetto e realtà. Proprio in questo contesto, una prima, significativa esemplificazione teorica e sperimentale è data dallo studio musattiano sui fenomeni stereocinetici, come percezione di una realtà tridimensionale ottenuta da figure bidimensionali in movimento, studio che inaugura un fortunato e originale percorso di ricerca nell’ambito della psicologia della percezione visiva parallelo a quello sui fondamenti della psicoanalisi freudiana.
relazione (orale)
Cesare Musatti, Storia della psicologia, geometrie non euclidee, filosofia della matematica, stereocinesi, psicologia sperimentale
Italian
Cesare Musatti (1897-1989) tra psicologia, psicoanalisi e impegno civile
2019
2019
none
Molaro, A. (2019). Il giovane Musatti: dalle geometrie non-euclidee alla ricerca sperimentale. Intervento presentato a: Cesare Musatti (1897-1989) tra psicologia, psicoanalisi e impegno civile, Milano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/246468
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