I fenomeni spontanei sul web di collaborazione e di produzione di contenuto da parte degli utenti e quelli di social network sono sempre più diffusi e presentano dinamiche interessanti su temi quali la condivisione di conoscenza e la co-creazione di contenuti, oppure la motivazione a partecipare ai processi di reciprocità, fiducia ecc. Queste dinamiche Web 2.0, che si generano autonomamente nel sociale, a quali condizioni risultano replicabili all’interno di situazioni organizzative istituzionalizzate e gerarchiche, come quelle delle organizzazioni? Quali problematiche specifiche presentano la collaborazione spontanea e la partecipazione allargata e paritaria in azienda? Si nota infatti che, mentre la partecipazione ad ambienti collaborativi virtuali presenta per gli utenti individuali costi in misura molto limitata (in termini di denaro, di tempo, di sforzo cognitivo ecc.), in ambito organizzativo sussistono ancora oggi molteplici criticità, legate all’utilizzo di questi strumenti per questioni di politica e pratiche consolidate, di cultura e di complessità percepita. Le criticità, tuttavia, sono forse inferiori alla qualità delle opportunità offerte. Il contributo ipotizza un “fattore YouTube” e, basandosi su alcune esperienze aziendali nel mondo anglosassone, prevede che la condivisione virale di video online avrà un impatto sempre più forte sulla comunicazione organizzativa, sulla formazione e sullo sviluppo.

Solidoro, A. (2009). Corporate Digital Storytelling. In A. Fontana (a cura di), Manuale di Storytelling, Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d'impresa (pp. 179-196). Roma : Etas.

Corporate Digital Storytelling

SOLIDORO, ADRIANO
2009

Abstract

I fenomeni spontanei sul web di collaborazione e di produzione di contenuto da parte degli utenti e quelli di social network sono sempre più diffusi e presentano dinamiche interessanti su temi quali la condivisione di conoscenza e la co-creazione di contenuti, oppure la motivazione a partecipare ai processi di reciprocità, fiducia ecc. Queste dinamiche Web 2.0, che si generano autonomamente nel sociale, a quali condizioni risultano replicabili all’interno di situazioni organizzative istituzionalizzate e gerarchiche, come quelle delle organizzazioni? Quali problematiche specifiche presentano la collaborazione spontanea e la partecipazione allargata e paritaria in azienda? Si nota infatti che, mentre la partecipazione ad ambienti collaborativi virtuali presenta per gli utenti individuali costi in misura molto limitata (in termini di denaro, di tempo, di sforzo cognitivo ecc.), in ambito organizzativo sussistono ancora oggi molteplici criticità, legate all’utilizzo di questi strumenti per questioni di politica e pratiche consolidate, di cultura e di complessità percepita. Le criticità, tuttavia, sono forse inferiori alla qualità delle opportunità offerte. Il contributo ipotizza un “fattore YouTube” e, basandosi su alcune esperienze aziendali nel mondo anglosassone, prevede che la condivisione virale di video online avrà un impatto sempre più forte sulla comunicazione organizzativa, sulla formazione e sullo sviluppo.
Capitolo o saggio
storytelling, comunicazione organizzativa, formazione e sviluppo, cambiamento organizzativo, gestione della conoscenza
Italian
Manuale di Storytelling, Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d'impresa
Fontana, A
2009
9788845315565
Etas
179
196
Solidoro, A. (2009). Corporate Digital Storytelling. In A. Fontana (a cura di), Manuale di Storytelling, Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d'impresa (pp. 179-196). Roma : Etas.
none
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