Il vulcano Kilauea, sull’isola di Hawai’i, nel maggio 2018 ha ottenuto la notorietà mondiale per la spettacolarità della sua ultima eruzione; tuttavia, per la cultura aborigena hawaiana il Kilauea non è un semplice vulcano, ma la dimora della dea Pele, chiamata familiarmente Tutu Pele (nonna Pele). Attraverso un’analisi eco-antropologica il mito di Pele consente: 1) di comprendere il ruolo dei mo’olelo (storie orali) quali sinossi della storia geologica del territorio e 2) d’indagare la risposta culturale della popolazione nativa alla convivenza con una realtà vulcanica. Il mito della dea Pele non riguarda, solo, la divinità del vulcano in un remoto passato, ma è monito nel presente, dell’importanza del legame tra Kānaka Maoli e la terra delle Hawaii. Nel relazionarsi con ciò che Bruno Latour ha definito il collettivo non umano, la popolazione aborigena conferma la propria consapevolezza ecologica. Forse è proprio questa relazionalità, che lega i miti al territorio e i luoghi alle storie, a sagomare la responsabilità ecologica che permette oggi ai Kānaka Maoli, come ha permesso ai loro antenati nel passato e consentirà alle future generazioni di convivere con una realtà geologica in piena attività.
Borgnino, E. (2019). Ka wahine 'ai honua, la donna che divora la terra: un’analisi eco-antropologica del mito di Pele. In Disasters in popular orality (pp. 118-135). Il Sileno Edizioni.
Ka wahine 'ai honua, la donna che divora la terra: un’analisi eco-antropologica del mito di Pele
Borgnino, E
2019
Abstract
Il vulcano Kilauea, sull’isola di Hawai’i, nel maggio 2018 ha ottenuto la notorietà mondiale per la spettacolarità della sua ultima eruzione; tuttavia, per la cultura aborigena hawaiana il Kilauea non è un semplice vulcano, ma la dimora della dea Pele, chiamata familiarmente Tutu Pele (nonna Pele). Attraverso un’analisi eco-antropologica il mito di Pele consente: 1) di comprendere il ruolo dei mo’olelo (storie orali) quali sinossi della storia geologica del territorio e 2) d’indagare la risposta culturale della popolazione nativa alla convivenza con una realtà vulcanica. Il mito della dea Pele non riguarda, solo, la divinità del vulcano in un remoto passato, ma è monito nel presente, dell’importanza del legame tra Kānaka Maoli e la terra delle Hawaii. Nel relazionarsi con ciò che Bruno Latour ha definito il collettivo non umano, la popolazione aborigena conferma la propria consapevolezza ecologica. Forse è proprio questa relazionalità, che lega i miti al territorio e i luoghi alle storie, a sagomare la responsabilità ecologica che permette oggi ai Kānaka Maoli, come ha permesso ai loro antenati nel passato e consentirà alle future generazioni di convivere con una realtà geologica in piena attività.File | Dimensione | Formato | |
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