Vittorio Coda scriveva agli inizi degli anni settanta un testo fondamentale sul costo standard nella programmazione e nel controllo della gestione, che dava il via a tutti i successivi lavori su programmazione e controllo di gestione in Italia. Recentemente il concetto di costo standard viene ripreso nell'ambito del federalismo fiscale per misurare le risorse da attribuire alle pubbliche amministrazioni e alle aziende sanitarie. Per le aziende sanitarie è una vera e propria rivoluzione in quanto si pensa di sostituire l'attuale sistema di remunerazione basato sui DRG (Diagnosis-related group) di origine americana, con una remunerazione basata sui costi standard. E' certo un passo avanti, anche se molti studiosi ritengono che non debba essere un punto d'arrivo, ma l'inizio di un sistema di remunerazione più puntuale e preciso che tenga conto non solo delle caratteristiche delle prestazioni sanitarie, ma anche delle singole situazioni cliniche e socio-sanitarie del paziente. Quel concetto di costo standard messo a punto in Italia da Vittorio Coda quaranta anni or sono, è ancora di grande attualità.
Saita, M., Saracino, P. (2010). Il costo standard nella sanità. In G. Brunetti, G. Corbetta, G. Invernizzi, G. Airoldi (a cura di), Scritti in Onore di Vittorio Coda (pp. 2707-2710). MILANO : EGEA.
Il costo standard nella sanità
SAITA, MASSIMO;SARACINO, PAOLA
2010
Abstract
Vittorio Coda scriveva agli inizi degli anni settanta un testo fondamentale sul costo standard nella programmazione e nel controllo della gestione, che dava il via a tutti i successivi lavori su programmazione e controllo di gestione in Italia. Recentemente il concetto di costo standard viene ripreso nell'ambito del federalismo fiscale per misurare le risorse da attribuire alle pubbliche amministrazioni e alle aziende sanitarie. Per le aziende sanitarie è una vera e propria rivoluzione in quanto si pensa di sostituire l'attuale sistema di remunerazione basato sui DRG (Diagnosis-related group) di origine americana, con una remunerazione basata sui costi standard. E' certo un passo avanti, anche se molti studiosi ritengono che non debba essere un punto d'arrivo, ma l'inizio di un sistema di remunerazione più puntuale e preciso che tenga conto non solo delle caratteristiche delle prestazioni sanitarie, ma anche delle singole situazioni cliniche e socio-sanitarie del paziente. Quel concetto di costo standard messo a punto in Italia da Vittorio Coda quaranta anni or sono, è ancora di grande attualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.