Questo capitolo è stato inserito nel nuovo Trattato di Chirurgia Generale,frutto della collaborazione integrata della maggior parte dei Chirurghi universitari italiani, per portare a conoscenza di studenti e giovani medici una patologia la cui eziopatogenesi e terapia sono meno noti e in costante evoluzione, soprattutto negli ultimi anni. Il prolasso retto-anale è infatti una malattia complessa, a eziologia non ben chiara, che può finire per alterare significativamente la qualità di vita dei pazienti. Esso si associa spesso con altre patologie funzionali (la stipsi) e organiche del pavimento pelvico (il prolasso genitale o vescicale). Ciò impone un approccio multidisciplinare che coinvolge spesso, oltre al chirurgo colo-proctologo, anche l’urologo ed il ginecologo. Oggi il prolasso viene considerato in maniera unitaria sotto il profilo patogenetico, riunificando diverse patologie prima considerate separatamente (intussuscezione interna, rettocele, prolasso muco-emorroidario, prolasso esterno), il che permette di dare finalmente al quadro clinico un inquadramento omogeneo e di formulare un più corretto algoritmo diagnostico e e terapeutico.
Guttadauro, A., Gabrielli, F. (2009). Prolassi retto-anali. In R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi (a cura di), Chirurgia Generale (pp. 665-677). Torino : Ed .Minerva Medica.
Prolassi retto-anali
GUTTADAURO, ANGELO;GABRIELLI, FRANCESCO
2009
Abstract
Questo capitolo è stato inserito nel nuovo Trattato di Chirurgia Generale,frutto della collaborazione integrata della maggior parte dei Chirurghi universitari italiani, per portare a conoscenza di studenti e giovani medici una patologia la cui eziopatogenesi e terapia sono meno noti e in costante evoluzione, soprattutto negli ultimi anni. Il prolasso retto-anale è infatti una malattia complessa, a eziologia non ben chiara, che può finire per alterare significativamente la qualità di vita dei pazienti. Esso si associa spesso con altre patologie funzionali (la stipsi) e organiche del pavimento pelvico (il prolasso genitale o vescicale). Ciò impone un approccio multidisciplinare che coinvolge spesso, oltre al chirurgo colo-proctologo, anche l’urologo ed il ginecologo. Oggi il prolasso viene considerato in maniera unitaria sotto il profilo patogenetico, riunificando diverse patologie prima considerate separatamente (intussuscezione interna, rettocele, prolasso muco-emorroidario, prolasso esterno), il che permette di dare finalmente al quadro clinico un inquadramento omogeneo e di formulare un più corretto algoritmo diagnostico e e terapeutico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.