L’articolo affronta la tematica della responsabilità civile del gestore dell’organismo di investimento collettivo del risparmio - nella specie, della Sgr, degli amministratori della Sgr e degli amministratori di Sicav/Sicaf - nei confronti del risparmiatore per mala gestio del patrimonio affidato. Dopo un inquadramento della pluralità di interessi in gioco nel settore in esame, vengono prima analizzati i criteri oggettivi di condotta del gestore e del suo organo amministrativo (riconducendo le specifiche previsioni normative e regolamentari al dualismo "correttezza" e "diligenza"), per poi passare all'esame della questione della legittimazione attiva e passiva nonché alle specificità proprie delle Sicav e delle Sicaf. Rispetto al panorama dottrinale e giurisprudenziale interno, lo scritto si presenta innovativo sia per le conclusioni sostenute (legittimazione individuale del singolo quotista nei confronti della Sgr; legittimazione ex art. 2395 c.c. del singolo quotista/azionista di Sicav nei confronti dell’amministratore rispettivamente di Sgr/Sicav; differente operatività della discrezionalità gestoria dell’amministratore e del gestore) sia per le argomentazioni utilizzate (diversità tra gestione collettiva del risparmio e fenomeno societario, con conseguente impossibilità di applicare – quanto meno, in via automatica – le regole proprie di quest’ultimo), anche sulla scorta del metodo comparatistico.
Spolaore, P. (2015). Gestione collettiva del risparmio e responsabilità. RIVISTA DELLE SOCIETÀ, 1138-1195.
Gestione collettiva del risparmio e responsabilità
Spolaore, P
2015
Abstract
L’articolo affronta la tematica della responsabilità civile del gestore dell’organismo di investimento collettivo del risparmio - nella specie, della Sgr, degli amministratori della Sgr e degli amministratori di Sicav/Sicaf - nei confronti del risparmiatore per mala gestio del patrimonio affidato. Dopo un inquadramento della pluralità di interessi in gioco nel settore in esame, vengono prima analizzati i criteri oggettivi di condotta del gestore e del suo organo amministrativo (riconducendo le specifiche previsioni normative e regolamentari al dualismo "correttezza" e "diligenza"), per poi passare all'esame della questione della legittimazione attiva e passiva nonché alle specificità proprie delle Sicav e delle Sicaf. Rispetto al panorama dottrinale e giurisprudenziale interno, lo scritto si presenta innovativo sia per le conclusioni sostenute (legittimazione individuale del singolo quotista nei confronti della Sgr; legittimazione ex art. 2395 c.c. del singolo quotista/azionista di Sicav nei confronti dell’amministratore rispettivamente di Sgr/Sicav; differente operatività della discrezionalità gestoria dell’amministratore e del gestore) sia per le argomentazioni utilizzate (diversità tra gestione collettiva del risparmio e fenomeno societario, con conseguente impossibilità di applicare – quanto meno, in via automatica – le regole proprie di quest’ultimo), anche sulla scorta del metodo comparatistico.File | Dimensione | Formato | |
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