Il rapporto Beveridge costituisce una tappa fondamentale della storia delle politiche sociali ed ha avuto un’influenza decisiva sulla costruzione dei sistemi di welfare nei paesi europei nel secondo dopoguerra. Dietro alla scorza pragmatica, che contabilizza nei dettagli la necessità di intervenire con sussidi, aiuti e servizi per promuovere una società equa ma allo stesso tempo compatibile con lo sviluppo industriale, c’è un contributo teorico di notevole spessore che vale la pena di mettere in rilievo perché continua ad essere importante, pur in una fase storica e culturale diversa. Nel mio contributo di discussione riprendo quelli che Beveridge all’inizio del rapporto chiama “principi guida” per poi riflettere sulla loro attualità rispetto all’esigenza contemporanea di produrre un “nuovo welfare” nei paesi industrializzati. Mi soffermo poi sulle difficoltà specifiche del caso italiano per concludere con qualche riflessione sull’impatto che sta avendo la crisi economica della fine del primo decennio del secolo XXI sulle prospettive di rinnovamento del welfare europeo.
Mingione, T. (2010). Il Piano Beveridge e il Nuovo Welfare. In W. Beveridge (a cura di), Alle Origini del Welfare State (pp. 159-175). Milano : FrancoAngeli.
Il Piano Beveridge e il Nuovo Welfare
MINGIONE, TERENZIO ROBERTO
2010
Abstract
Il rapporto Beveridge costituisce una tappa fondamentale della storia delle politiche sociali ed ha avuto un’influenza decisiva sulla costruzione dei sistemi di welfare nei paesi europei nel secondo dopoguerra. Dietro alla scorza pragmatica, che contabilizza nei dettagli la necessità di intervenire con sussidi, aiuti e servizi per promuovere una società equa ma allo stesso tempo compatibile con lo sviluppo industriale, c’è un contributo teorico di notevole spessore che vale la pena di mettere in rilievo perché continua ad essere importante, pur in una fase storica e culturale diversa. Nel mio contributo di discussione riprendo quelli che Beveridge all’inizio del rapporto chiama “principi guida” per poi riflettere sulla loro attualità rispetto all’esigenza contemporanea di produrre un “nuovo welfare” nei paesi industrializzati. Mi soffermo poi sulle difficoltà specifiche del caso italiano per concludere con qualche riflessione sull’impatto che sta avendo la crisi economica della fine del primo decennio del secolo XXI sulle prospettive di rinnovamento del welfare europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.