È dato ormai acquisito che la familiarità con i testi letterari, di narrativa e di poesia, sia foriera di apprendimenti fondamentali per lo sviluppo della personalità infantile, per la crescita in armonia delle sue diverse componenti. Ma certo, perché questo avvenga, perché la scuola non mortifichi il potenziale educativo dell’incontro e del confronto con le opere d’autore, è necessaria la mediazione di un adulto esperto, competente sul versante disciplinare non meno che su quello pedagogico e didattico. E dunque come si deve configurare l’insegnamento della letteratura italiana all’ ‘Università dei maestri’? Quali sono le priorità da osservare, i contenuti da proporre, le pratiche da incentivare, i pregiudizi e gli equivoci da scardinare? Ai quesiti l’articolo risponde sulla base di un’esperienza più che decennale, improntata a un difficile equilibrio fra le esigenze del sapere scientifico, specialistico, di cui occorre dotare i futuri docenti e le esigenze di un ordine di scuola in cui la letteratura non costituisce materia curricolare ma spazio formativo, che vive tanto dei contributi dei generi più diversi, dalla fiaba al romanzo, dalla filastrocca alla poesia lirica, quanto degli apporti complementari delle educazioni all’immagine, alla musica, al teatro.
Benvenuti, G. (2010). La sfida difficile delle didattiche disciplinari. Letteratura italiana all'Università dei maestri. In S. Kanizsa, M. Gelati (a cura di), 10 anni dell'Università dei maestri (pp. 187-195). Parma : Edizoni Junior.
La sfida difficile delle didattiche disciplinari. Letteratura italiana all'Università dei maestri
BENVENUTI, GIOVANNA
2010
Abstract
È dato ormai acquisito che la familiarità con i testi letterari, di narrativa e di poesia, sia foriera di apprendimenti fondamentali per lo sviluppo della personalità infantile, per la crescita in armonia delle sue diverse componenti. Ma certo, perché questo avvenga, perché la scuola non mortifichi il potenziale educativo dell’incontro e del confronto con le opere d’autore, è necessaria la mediazione di un adulto esperto, competente sul versante disciplinare non meno che su quello pedagogico e didattico. E dunque come si deve configurare l’insegnamento della letteratura italiana all’ ‘Università dei maestri’? Quali sono le priorità da osservare, i contenuti da proporre, le pratiche da incentivare, i pregiudizi e gli equivoci da scardinare? Ai quesiti l’articolo risponde sulla base di un’esperienza più che decennale, improntata a un difficile equilibrio fra le esigenze del sapere scientifico, specialistico, di cui occorre dotare i futuri docenti e le esigenze di un ordine di scuola in cui la letteratura non costituisce materia curricolare ma spazio formativo, che vive tanto dei contributi dei generi più diversi, dalla fiaba al romanzo, dalla filastrocca alla poesia lirica, quanto degli apporti complementari delle educazioni all’immagine, alla musica, al teatro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.