Il dibattito sul criterio di demarcazione tra scienza e non-scienza, centrale nell’epistemologia tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta dello scorso secolo, ha perso progressivamente di interesse negli ultimi decenni. Probabilmente i filosofi della scienza hanno ritenuto sempre meno interessante – o sempre meno possibile – identificare un criterio di demarcazione unico, anche di fronte all’affermarsi delle teorie della complessità. Questo saggio si propone di riprendere la riflessione nel merito, non più alla ricerca di un criterio unico ma nella direzione di una valutazione complessiva delle implicazioni epistemologiche dei diversi criteri, e segnatamente delle possibili implicazioni per la psicoanalisi e la psicologia dinamica. Proprio perché la psicoanalisi è stata a lungo al centro delle critiche dei filosofi della scienza, una simile riflessione può evidenziare quanto di queste critiche potrebbe risultare utile ad indicare criteri per la futura ricerca teorica ed empirica. The debate on a demarcation criterion between science and non-science, which was fundamental for epistemology from the 1950s to the 1960s, has progressively lost its appeal during last decades. It is likely that philosophers of science considered less and less interesting - and possible - to identify a unique demarcation criterion, given the progressive emerging of complexity theories as well. This paper does not try again to identify a unique criterion but to evaluate the epistemological implications of the various criteria on the whole, with a focus on the possible implications for psychoanalysis and dynamic psychology. In the light of the longstanding criticism from philosophers of science, new theoretical and empirical directions in psychoanalysis are discussed.
Innamorati, M., Sarracino, D. (2009). La psicoanalisi e il criterio di demarcazione: una diversa prospettiva sul rapporto tra epistemologia e psicologia dinamica. TEORIE & MODELLI, 14, 69-86.
La psicoanalisi e il criterio di demarcazione: una diversa prospettiva sul rapporto tra epistemologia e psicologia dinamica
SARRACINO, DIEGO
2009
Abstract
Il dibattito sul criterio di demarcazione tra scienza e non-scienza, centrale nell’epistemologia tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta dello scorso secolo, ha perso progressivamente di interesse negli ultimi decenni. Probabilmente i filosofi della scienza hanno ritenuto sempre meno interessante – o sempre meno possibile – identificare un criterio di demarcazione unico, anche di fronte all’affermarsi delle teorie della complessità. Questo saggio si propone di riprendere la riflessione nel merito, non più alla ricerca di un criterio unico ma nella direzione di una valutazione complessiva delle implicazioni epistemologiche dei diversi criteri, e segnatamente delle possibili implicazioni per la psicoanalisi e la psicologia dinamica. Proprio perché la psicoanalisi è stata a lungo al centro delle critiche dei filosofi della scienza, una simile riflessione può evidenziare quanto di queste critiche potrebbe risultare utile ad indicare criteri per la futura ricerca teorica ed empirica. The debate on a demarcation criterion between science and non-science, which was fundamental for epistemology from the 1950s to the 1960s, has progressively lost its appeal during last decades. It is likely that philosophers of science considered less and less interesting - and possible - to identify a unique demarcation criterion, given the progressive emerging of complexity theories as well. This paper does not try again to identify a unique criterion but to evaluate the epistemological implications of the various criteria on the whole, with a focus on the possible implications for psychoanalysis and dynamic psychology. In the light of the longstanding criticism from philosophers of science, new theoretical and empirical directions in psychoanalysis are discussed.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.