Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo e i connessi obblighi dichiarativi

L’art. 3 del d.l. n. 145/2013, nel testo attualmente in vigore, dopo le innovazioni introdotte dalla l. n. 232/2016, riconosce, per i periodi di imposta che decorrono successivamente a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino al periodo comprendente il 31 dicembre 2020, a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro residenza, dal valore del fatturato, dalla forma organizzativa adottata (individuale o collettiva), dal settore economico in cui operano e dal regime contabile prescelto, che compiono investimenti in attività di ricerca e sviluppo, un credito di imposta di importo uguale al 50 per cento dell’eccedenza delle spese sostenute rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015