Il contributo analizza un momento critico vissuto da un’equipe che lavora in un Centro con persone adulte in situazione di disabilità psichica. Il contatto con la sofferenza di utenti, che comunicano prevalentemente il loro disagio tramite prolungate crisi, produce negli operatori una forte dispersione di energie emozionali. Per proteggersi dall’urto di sofferenze arcaiche, i gruppi professionali mettono in campo potenti difese. La spinta a progettare attività serve anche a costruire un presidio all’ansia degli educatori che sperimentano spesso un vissuto di impotenza e di intossicazione mentale dovuto alla sovraesposizione ai quadri di forte disagio degli utenti. Il contributo prende in esame un laboratorio fotografico, presentato in una seduta di supervisione. La domanda che fa da filo conduttore al lavoro del gruppo è se le fotografie scattate da un utente possano chiarire non tanto le problematiche individuali, ma offrire delle piste per comprendere alcuni nuclei di sofferenza che si situano nel campo della relazione operatori-utenti.

Ulivieri Stiozzi, S. (2018). Permeabili al contatto nella relazione educativa. La sottile linea di confine tra la mente degli operatori e quella degli utenti in un servizio educativo per persone adulte in situazione di disabilità. RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA, 13(1), 219-233 [10.6092/issn.1970-2221/8355].

Permeabili al contatto nella relazione educativa. La sottile linea di confine tra la mente degli operatori e quella degli utenti in un servizio educativo per persone adulte in situazione di disabilità

Ulivieri Stiozzi, S
2018

Abstract

Il contributo analizza un momento critico vissuto da un’equipe che lavora in un Centro con persone adulte in situazione di disabilità psichica. Il contatto con la sofferenza di utenti, che comunicano prevalentemente il loro disagio tramite prolungate crisi, produce negli operatori una forte dispersione di energie emozionali. Per proteggersi dall’urto di sofferenze arcaiche, i gruppi professionali mettono in campo potenti difese. La spinta a progettare attività serve anche a costruire un presidio all’ansia degli educatori che sperimentano spesso un vissuto di impotenza e di intossicazione mentale dovuto alla sovraesposizione ai quadri di forte disagio degli utenti. Il contributo prende in esame un laboratorio fotografico, presentato in una seduta di supervisione. La domanda che fa da filo conduttore al lavoro del gruppo è se le fotografie scattate da un utente possano chiarire non tanto le problematiche individuali, ma offrire delle piste per comprendere alcuni nuclei di sofferenza che si situano nel campo della relazione operatori-utenti.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
pratiche educative; disabilità; gruppo; affetti; campo istituzionale
Italian
2018
13
1
219
233
none
Ulivieri Stiozzi, S. (2018). Permeabili al contatto nella relazione educativa. La sottile linea di confine tra la mente degli operatori e quella degli utenti in un servizio educativo per persone adulte in situazione di disabilità. RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA, 13(1), 219-233 [10.6092/issn.1970-2221/8355].
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/201148
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact