Nell’ambito dei conflitti tra i valori dotati di rilievo costituzionale, peculiare è l’ipotesi della salute, caratterizzata dalla duplice natura, espressamente riconosciuta dall’art. 32 Cost., di diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Si apre così lo spazio a eventuali tensioni tra queste due dimensioni, ogni qual volta la compressione dell’interesse individuale si dimostri tramite indispensabile per il perseguimento della salute della collettività. Occasione di riflessione viene fornita delle più recenti novità in tema di vaccinazioni, con un cambiamento di rotta a favore dell’obbligatorietà delle stesse – rispetto alle ultime tendenze, favorevoli alla promozione e all’adesione consapevole – che ha trovato espressione nella normativa regionale e nazionale, ma anche nelle scelte delle amministrazioni locali, laddove abbiano introdotto misure di incentivazione indiretta alla vaccinazione dei minori. La peculiarità di un trattamento sanitario obbligatorio – ma non coattivo – imposto a un soggetto sano per prevenire pericoli futuri, la presenza di rischi per il singolo, riconosciuti dalla legge ma considerati accettabili a fronte del doppio beneficio dell’intervento, volto a immunizzare sia la collettività sia l’individuo, la contrapposizione tra dinamiche personalistiche e solidaristiche, sono tutti elementi che spingono a chiedersi fino a che punto un diritto fondamentale dell’individuo possa vincolare le decisioni preposte al perseguimento di un analogo interesse, riconducibile però a tutti gli individui che compongono la società di cui il singolo è membro. Risposte possono essere cercate nella giurisprudenza costituzionale, ma anche amministrativa, chiamate a confrontarsi con le scelte dei vari soggetti pubblici, dal legislatore alle amministrazioni, responsabili del bilanciamento tra queste differenti esigenze. Risposte che non possono ignorare, poi, la realtà sociale, culturale e scientifica, in costante cambiamento, in cui tali scelte sono chiamate a concretizzarsi.
Galli, L. (2018). L'equilibrio tra interesse individuale e collettivo alla salute: il caso delle vaccinazioni. Intervento presentato a: XXII Congresso italo-spagnolo dei professori di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Messina; Messina - Italia.
L'equilibrio tra interesse individuale e collettivo alla salute: il caso delle vaccinazioni
Galli, L
2018
Abstract
Nell’ambito dei conflitti tra i valori dotati di rilievo costituzionale, peculiare è l’ipotesi della salute, caratterizzata dalla duplice natura, espressamente riconosciuta dall’art. 32 Cost., di diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Si apre così lo spazio a eventuali tensioni tra queste due dimensioni, ogni qual volta la compressione dell’interesse individuale si dimostri tramite indispensabile per il perseguimento della salute della collettività. Occasione di riflessione viene fornita delle più recenti novità in tema di vaccinazioni, con un cambiamento di rotta a favore dell’obbligatorietà delle stesse – rispetto alle ultime tendenze, favorevoli alla promozione e all’adesione consapevole – che ha trovato espressione nella normativa regionale e nazionale, ma anche nelle scelte delle amministrazioni locali, laddove abbiano introdotto misure di incentivazione indiretta alla vaccinazione dei minori. La peculiarità di un trattamento sanitario obbligatorio – ma non coattivo – imposto a un soggetto sano per prevenire pericoli futuri, la presenza di rischi per il singolo, riconosciuti dalla legge ma considerati accettabili a fronte del doppio beneficio dell’intervento, volto a immunizzare sia la collettività sia l’individuo, la contrapposizione tra dinamiche personalistiche e solidaristiche, sono tutti elementi che spingono a chiedersi fino a che punto un diritto fondamentale dell’individuo possa vincolare le decisioni preposte al perseguimento di un analogo interesse, riconducibile però a tutti gli individui che compongono la società di cui il singolo è membro. Risposte possono essere cercate nella giurisprudenza costituzionale, ma anche amministrativa, chiamate a confrontarsi con le scelte dei vari soggetti pubblici, dal legislatore alle amministrazioni, responsabili del bilanciamento tra queste differenti esigenze. Risposte che non possono ignorare, poi, la realtà sociale, culturale e scientifica, in costante cambiamento, in cui tali scelte sono chiamate a concretizzarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.