1968: lo spazio pubblico e il suo libero uso sono posti al centro della dimensione, politica e ludica a un tempo, della socialità. 2018: il D.A.SPO. urbano trasforma, in nome del 'decoro' e di un preteso bisogno di sicurezza, i luoghi pubblici in spazi di potenziale esclusione. Una riflessione sul rapporto tra autorità, diritto, politica e spazi pubblici nell'incontro del punto di vista di una storica del diritto e due architetti.
Biscotti, B., Fressola, A., Zanatta, N. (2018). In Decorosa Mente. Il D.A.SPO. e gli spazi urbani dilaniati tra sicurezza e jouissance. LA RIVISTA DI ENGRAMMA, 156, 1-10.
In Decorosa Mente. Il D.A.SPO. e gli spazi urbani dilaniati tra sicurezza e jouissance
BISCOTTI, BARBARA
;
2018
Abstract
1968: lo spazio pubblico e il suo libero uso sono posti al centro della dimensione, politica e ludica a un tempo, della socialità. 2018: il D.A.SPO. urbano trasforma, in nome del 'decoro' e di un preteso bisogno di sicurezza, i luoghi pubblici in spazi di potenziale esclusione. Una riflessione sul rapporto tra autorità, diritto, politica e spazi pubblici nell'incontro del punto di vista di una storica del diritto e due architetti.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DASPO.pdf
accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Dimensione
183.83 kB
Formato
Adobe PDF
|
183.83 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.