Il saggio analizza la disciplina della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni. Viene esposta la tesi secondo la quale un sistema accentuato di responsabilità del provider potrebbe avere come effetto una concentrazione dei servizi e, conseguentemente, una compressione della concorrenza. Per i provider, dotarsi di strumenti di controllo tecnologico o di strutture idonee comporta costi. E’ stato osservato come solo alcuni service providers – dell’innumerevole numero, che costituisce la rete – vorranno o potranno sopportare questi costi. Alcuni chiuderanno, i più forti acquisteranno i più deboli. Si sarà dato così l’avvio ad un processo di concentrazione, che farà sopravvivere i pochi dai molti . Già questa previsione si pone in conflitto con i principi generali della concorrenza e si avrebbe il risultato paradossale che da un mercato originariamente frammentato, si favorisca un fenomeno di concentrazione. Senza considerare, ovviamente, gli effetti sulla libertà di espressione e sulla libertà di comunicazione dei contenuti e delle idee. È prevedibile che solo pochi saranno in grado di elaborare un sistema di controllo; con il risultato, non solo di aver favorito la creazione di un oligopolio, che oggi non c’è, ma anche di aver compresso la libertà sulla rete, con tutto quello che ne consegue
Franceschelli, V. (2010). Concorrenza nelle telecomunicazioni, libertà della rete e responsabilità del provider. In C. Rabitti Bedogni, P. Barucci (a cura di), 20 Anni di Antitrust. L'evoluzione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (pp. 905-911). Torino : Giappichelli.
Concorrenza nelle telecomunicazioni, libertà della rete e responsabilità del provider
FRANCESCHELLI, VINCENZO
2010
Abstract
Il saggio analizza la disciplina della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni. Viene esposta la tesi secondo la quale un sistema accentuato di responsabilità del provider potrebbe avere come effetto una concentrazione dei servizi e, conseguentemente, una compressione della concorrenza. Per i provider, dotarsi di strumenti di controllo tecnologico o di strutture idonee comporta costi. E’ stato osservato come solo alcuni service providers – dell’innumerevole numero, che costituisce la rete – vorranno o potranno sopportare questi costi. Alcuni chiuderanno, i più forti acquisteranno i più deboli. Si sarà dato così l’avvio ad un processo di concentrazione, che farà sopravvivere i pochi dai molti . Già questa previsione si pone in conflitto con i principi generali della concorrenza e si avrebbe il risultato paradossale che da un mercato originariamente frammentato, si favorisca un fenomeno di concentrazione. Senza considerare, ovviamente, gli effetti sulla libertà di espressione e sulla libertà di comunicazione dei contenuti e delle idee. È prevedibile che solo pochi saranno in grado di elaborare un sistema di controllo; con il risultato, non solo di aver favorito la creazione di un oligopolio, che oggi non c’è, ma anche di aver compresso la libertà sulla rete, con tutto quello che ne consegueFile | Dimensione | Formato | |
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