There is a great myth in the history of Western theatre: it’s Eastern theatre. This myth, forged by the work of the men and the women who made the history of Western theatre, is always presented as a myth of the source, also outside theatrical culture. This myth has the power to transform the shapes of a lifetime and can transform the inner lives of subjects. From this specific perspective, exploring the birth of poor theatre by Jerzy Grotowski, we will attempt to illuminate a way of making the Eastern imaginary. What we will describe in this paper is a story of twists and reversals: a paradigmatic story that can change the different ways that the aesthetics and poetics of Western culture choose to profoundly renovate linguistic codes and symbols
C’è un grande mito che si aggira nella storia del teatro occidentale: il «teatro orientale». Questo mito, frutto del lavoro e del pensiero di quegli uomini e donne che hanno fatto la storia del teatro in Occidente, si è spesso presentato come un mito delle origini, delle fonti, ma più di una volta è servito a forzare e sfondare barriere proprie della tradizione occidentale. In questo senso l’immaginario del teatro orientale agisce ancora oggi, ovviamente anche fuori dalla cultura teatrale, come una delle facce di quel potere dell’immaginario che investe tutte le forme della vita diffusa e ha conseguenze sulla vita interiore ed esteriore delle persone. Da questa prospettiva, utilizzando l'esperienza degli albori del teatro di Grotowski, cercheremo di mettere in evidenza un modo di funzionamento dell'immaginario orientale. È una storia di intrecci e ritorni che in questo luogo vorrei fare emergere: una storia paradigmatica del funzionamento dell’immaginario (non solo orientale) che investe i modi in cui la tradizione estetica e artistica occidentale sceglie nuove vie per il suo rinnovamento e per «bruciare» i propri codici e simboli
Cappa, F. (2017). Una pratica teatrale interculturale. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, 2(13), 4-15 [10.14605/EI1521701].
Una pratica teatrale interculturale
Cappa, F
2017
Abstract
There is a great myth in the history of Western theatre: it’s Eastern theatre. This myth, forged by the work of the men and the women who made the history of Western theatre, is always presented as a myth of the source, also outside theatrical culture. This myth has the power to transform the shapes of a lifetime and can transform the inner lives of subjects. From this specific perspective, exploring the birth of poor theatre by Jerzy Grotowski, we will attempt to illuminate a way of making the Eastern imaginary. What we will describe in this paper is a story of twists and reversals: a paradigmatic story that can change the different ways that the aesthetics and poetics of Western culture choose to profoundly renovate linguistic codes and symbolsFile | Dimensione | Formato | |
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