In questo saggio si esaminano i quattro testi più noti in cui Preti si è occupato dei problemi della storiografia filosofica: «Tipologia e sviluppo nella teoria hegeliana della storiografia filosofica» (1938), «Continuità e discontinuità nella storia della filosofia» (1951), «Continuità ed ‘essenze’ nella storia della filosofia» (1956) e «Filosofia e storia della filosofia» (1960); si cerca di mettere in luce lo sviluppo dal primo all’ultimo testo, sviluppo che sembra andare da un’impostazione più tradizionale di tipo husserliano-hegeliano ad una maggiore scioltezza in senso empiristico, in particolare per quanto riguarda un punto cui Preti tiene molto, cioè la teoria dei ‘tipi’. Gli aspetti che sembrano più rilevanti del discorso pretiano sono a) l’indicazione che pone come importante lo studio delle diverse tradizioni filosofiche, b) la rinuncia, dopo vari tentativi, a razionalizzare in qualche modo l’esistenza delle diverse tradizioni e c) l’invito a studiare i singoli pensatori in concreto, senza troppo preoccuparsi di collocarli in un –ismo. In this work we examine the four most notorious essays where Preti has tackled the problems of philosophical historiography: «Tipologia e sviluppo nella teoria hegeliana della storiografia filosofica» (1938), «Continuità e discontinuità nella storia della filosofia» (1951), «Continuità ed ‘essenze’ nella storia della filosofia» (1956) e «Filosofia e storia della filosofia» (1960). We attempt to highlight the development between the first and the fourth text. This development seems to move from a more traditional husserlian-hegelian conception to a looser empiricist view, particularly as to the theory of ‘types’, which for Preti is substantial. The most important point of Preti’s analysis are a) the importance given to the study of different philosophical traditions; b) the giving up of the endeavors to rationalize somehow the existence of different traditions; c) the suggestion to study each thinker concretely without trying to set him into an –ism.
Cingoli, M. (2004). Preti e la storiografia filosofica. In P. Parrini, L.M. Scarantino (a cura di), Il pensiero filosofico di Giulio Preti (pp. 271-289). Milano : Guerini e Associati.
Preti e la storiografia filosofica
CINGOLI, MARIO
2004
Abstract
In questo saggio si esaminano i quattro testi più noti in cui Preti si è occupato dei problemi della storiografia filosofica: «Tipologia e sviluppo nella teoria hegeliana della storiografia filosofica» (1938), «Continuità e discontinuità nella storia della filosofia» (1951), «Continuità ed ‘essenze’ nella storia della filosofia» (1956) e «Filosofia e storia della filosofia» (1960); si cerca di mettere in luce lo sviluppo dal primo all’ultimo testo, sviluppo che sembra andare da un’impostazione più tradizionale di tipo husserliano-hegeliano ad una maggiore scioltezza in senso empiristico, in particolare per quanto riguarda un punto cui Preti tiene molto, cioè la teoria dei ‘tipi’. Gli aspetti che sembrano più rilevanti del discorso pretiano sono a) l’indicazione che pone come importante lo studio delle diverse tradizioni filosofiche, b) la rinuncia, dopo vari tentativi, a razionalizzare in qualche modo l’esistenza delle diverse tradizioni e c) l’invito a studiare i singoli pensatori in concreto, senza troppo preoccuparsi di collocarli in un –ismo. In this work we examine the four most notorious essays where Preti has tackled the problems of philosophical historiography: «Tipologia e sviluppo nella teoria hegeliana della storiografia filosofica» (1938), «Continuità e discontinuità nella storia della filosofia» (1951), «Continuità ed ‘essenze’ nella storia della filosofia» (1956) e «Filosofia e storia della filosofia» (1960). We attempt to highlight the development between the first and the fourth text. This development seems to move from a more traditional husserlian-hegelian conception to a looser empiricist view, particularly as to the theory of ‘types’, which for Preti is substantial. The most important point of Preti’s analysis are a) the importance given to the study of different philosophical traditions; b) the giving up of the endeavors to rationalize somehow the existence of different traditions; c) the suggestion to study each thinker concretely without trying to set him into an –ism.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.