Il contributo unificato quale costo fiscale di accesso alla giustizia

Il contributo unificato, come oggi strutturato, non è pienamente coerente né con il principio di capacità contributiva né con quello del diritto di difesa. Esso, infatti, va versato anticipatamente rispetto al giudizio, non necessariamente grava sulla parte soccombente e non tiene conto della capacità contributiva dei litiganti. Al fine di superare tali criticità, migliorando il bilanciamento tra interesse fiscale ed esigenza di garantire la tutela di un diritto fondamentale, cioè l’accesso alla giustizia, si propone, in una prospettiva de iure condendo, di introdurre, per tutti, la prenotazione a debito, di addebitare il tributo, ex lege, al soccombente, e di considerare, nella determinazione del quantum del tributo, la capacità contributiva dei litiganti,oltre al valore della controversia