Illustrata l’evoluzione della competenza della Corte si Strasburgo, le cui sentenze avrebbero il valore di cosa giudicata interpretata, si evidenziano i riflessi della sua giurisprudenza sul sistema processuale penale italiano in tema di contraddittorio e diritto di difesa. Sono così rilevati i punti di attrito, dove sarebbe necessario intervenire per conformare l’ordinamento interno ai precetti pattizi. Nell’ultimo paragrafo si esamina la questione derivante dall’obbligo per l’Italia di adeguarsi alle condanne subite per violazione dell’equità processuale, sostenendo che – in mancanza di una disciplina legislativa – la macroscopica difformità dal modello di giusto processo, tipica di una sua celebrazione reputata iniqua, genera l’inesistenza giuridica del giudizio e quindi del giudicato.
Ubertis, G. (2010). La tutela del contraddittorio e del diritto di difesa tra Cedu e Trattato di Lisbona. CASSAZIONE PENALE, 50(7/8), 2494-2511.
La tutela del contraddittorio e del diritto di difesa tra Cedu e Trattato di Lisbona
UBERTIS, GIULIO
2010
Abstract
Illustrata l’evoluzione della competenza della Corte si Strasburgo, le cui sentenze avrebbero il valore di cosa giudicata interpretata, si evidenziano i riflessi della sua giurisprudenza sul sistema processuale penale italiano in tema di contraddittorio e diritto di difesa. Sono così rilevati i punti di attrito, dove sarebbe necessario intervenire per conformare l’ordinamento interno ai precetti pattizi. Nell’ultimo paragrafo si esamina la questione derivante dall’obbligo per l’Italia di adeguarsi alle condanne subite per violazione dell’equità processuale, sostenendo che – in mancanza di una disciplina legislativa – la macroscopica difformità dal modello di giusto processo, tipica di una sua celebrazione reputata iniqua, genera l’inesistenza giuridica del giudizio e quindi del giudicato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.