L’oggetto di questo saggio pubblicato nel volume L’ABGB e la codificazione asburgica in Italia e in Europa concerne gli aspetti dell’amministrazione della giustizia penale militare nel Regno Lombardo-Veneto nell’età della Restaurazione e del periodo preunitario. Nelle sue pagine si è cercato di evidenziare al contempo sia le linee di sviluppo della legislazione austriaca concernente lo ius belli ac pacis che lo stylus iudicandi adottato dai diversi organi giudicanti, che furono chiamati ad applicare a vario titolo tali norme. A tale proposito sono stati presi in considerazione documenti e fonti relativi ad alcuni dei principali e più famosi processi militari celebrati nelle province italiane dell’impero austriaco. L’analisi delle cronache, dei rapporti e degli atti processuali ha consentito di fare luce sul cuore di un sistema giuridico, la cui principale caratteristica consisteva nel fatto che in assenza di un codice dedicato unicamente al diritto penale militare (sostanziale e processuale) una gran massa di fonti concorrenti continuarono per decenni a coesistere le une accanto alle altre, finché nel 1855 non fu finalmente promulgato il Militär-Strafgesetz über die Verbrechen und Vergehen. In particolare, grazie allo studio dei processi politici celebrati fra il 1814 e il 1859 dalle corti marziali e dai tribunali civili speciali, nonché alla disamina delle disposizioni e dei provvedimenti adottati dalla autorità militari e governative, è stato possibile delineare quale fosse la ratio legis sottesa alle diverse norme enuncianti i principi dello ius gladii applicati nel Lombardo-Veneto. E’ emerso, così, un aspetto del tutto peculiare nella storia della legislazione asburgica, poiché nell’età del Vormärz e fino all’entrata in vigore del codice penale militare del 1855 l’individuazione in tempo di pace e di guerra da parte della giustizia militare delle singole condotte penali illecite e delle modalità con cui perseguirle avvenne, anziché sulla scorta della legislazione ordinaria risalente al 1803, sulle base di un coacervo di disposizioni contenute prevalentemente nella Constitutio Criminalis Theresiana del 1768, nei Kriegsartikel del 1808 ed in alcune isolate ordinanze emanate all’uopo.

Rondini, P. (2006). Ius gladii et aggratiandi. La legislazione e la giurisdizione penale militare nel Regno Lombardo-Veneto. In P. Caroni, E. Dezza (a cura di), L'ABGB e la codificazione asburgica in Italia e in Europa, Atti del Convegno internazionale (Pavia 11-12 ottobre 2002) (pp. 283-316). Padova : Cedam.

Ius gladii et aggratiandi. La legislazione e la giurisdizione penale militare nel Regno Lombardo-Veneto

RONDINI, PAOLO
2006

Abstract

L’oggetto di questo saggio pubblicato nel volume L’ABGB e la codificazione asburgica in Italia e in Europa concerne gli aspetti dell’amministrazione della giustizia penale militare nel Regno Lombardo-Veneto nell’età della Restaurazione e del periodo preunitario. Nelle sue pagine si è cercato di evidenziare al contempo sia le linee di sviluppo della legislazione austriaca concernente lo ius belli ac pacis che lo stylus iudicandi adottato dai diversi organi giudicanti, che furono chiamati ad applicare a vario titolo tali norme. A tale proposito sono stati presi in considerazione documenti e fonti relativi ad alcuni dei principali e più famosi processi militari celebrati nelle province italiane dell’impero austriaco. L’analisi delle cronache, dei rapporti e degli atti processuali ha consentito di fare luce sul cuore di un sistema giuridico, la cui principale caratteristica consisteva nel fatto che in assenza di un codice dedicato unicamente al diritto penale militare (sostanziale e processuale) una gran massa di fonti concorrenti continuarono per decenni a coesistere le une accanto alle altre, finché nel 1855 non fu finalmente promulgato il Militär-Strafgesetz über die Verbrechen und Vergehen. In particolare, grazie allo studio dei processi politici celebrati fra il 1814 e il 1859 dalle corti marziali e dai tribunali civili speciali, nonché alla disamina delle disposizioni e dei provvedimenti adottati dalla autorità militari e governative, è stato possibile delineare quale fosse la ratio legis sottesa alle diverse norme enuncianti i principi dello ius gladii applicati nel Lombardo-Veneto. E’ emerso, così, un aspetto del tutto peculiare nella storia della legislazione asburgica, poiché nell’età del Vormärz e fino all’entrata in vigore del codice penale militare del 1855 l’individuazione in tempo di pace e di guerra da parte della giustizia militare delle singole condotte penali illecite e delle modalità con cui perseguirle avvenne, anziché sulla scorta della legislazione ordinaria risalente al 1803, sulle base di un coacervo di disposizioni contenute prevalentemente nella Constitutio Criminalis Theresiana del 1768, nei Kriegsartikel del 1808 ed in alcune isolate ordinanze emanate all’uopo.
Capitolo o saggio
history, law, criminal trial, Lombardy-Venetian Kingdom
storia, diritto, processo penale, Lombardo-Veneto
Italian
L'ABGB e la codificazione asburgica in Italia e in Europa, Atti del Convegno internazionale (Pavia 11-12 ottobre 2002)
Caroni, Pio; Dezza, Ettore
2006
88-13-25854-2
Cedam
283
316
Rondini, P. (2006). Ius gladii et aggratiandi. La legislazione e la giurisdizione penale militare nel Regno Lombardo-Veneto. In P. Caroni, E. Dezza (a cura di), L'ABGB e la codificazione asburgica in Italia e in Europa, Atti del Convegno internazionale (Pavia 11-12 ottobre 2002) (pp. 283-316). Padova : Cedam.
none
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/1592
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
Social impact