The big data phenomenon, with its extraordinary production of data and information, seems capable of bringing very positive results for the development of market economic systems; but it can also determine problematic effects on the competitive relationship among the economic actors. The essay firstly describes the European strategy which encourages national actions aiming to the fruitful use of these huge flows of information: they could actually generate consistent benefits both in the sector of administrative activities and in the area of private production of goods and services. This strategy works towards a thriving data-driven economy, and it invests in the creation of a single market also in the field of the information assets, which are expected to be used according to the rules of competition. Nevertheless, the essay considers the circumstance that these information assets can represent an advantage from which only a limited number of economic operators can profit: big data can therefore distort competition. An excessive information exchange could lead to the infringement of the ban of agreements and concerted practices of Art. 101 Tfeu, with collusive behaviors of the competitors. At the same time the possession of information appears similar to other resources capable of generating asymmetries: the control of data and information can cause cases of abuse of dominant position, prohibited by Art. 102 Tfeu. Situations of inefficiency and anticompetitive behaviors occur increasingly: they are liable to reduce the well-being of the users and to limit the access of the operators to the market. It requires regulatory interventions which can prevent the distortions deriving from the disproportionate access to information and the unequal capacity of mining data in order to extract elements to improve competitiveness. This can produce unfair competition and market distortions. The essay conducts the main remarks with attention to the rules of regulation intended to correct, balance and counteract asymmetries. It analyses the various and different ways to regulate in order to oppose these conducts of the economic operators, and it recommends some specific regulatory instruments which should achieve the ultimate perspective of a single market, source of benefits for all the players concerned. Il fenomeno dei big data, con la connessa produzione straordinaria di dati e informazioni, apre prospettive assai favorevoli per lo sviluppo dei sistemi economici di mercato; ma si presenta altresì portatore di effetti problematici nei confronti dei rapporti competitivi tra gli operatori economici. Il presente lavoro procede anzitutto a illustrare la strategia europea che incoraggia politiche nazionali di valorizzazione di questo patrimonio informativo, che potrebbe portare consistenti benefici sia nell'area dei servizi amministrativi sia nel settore della produzione privata di beni e servizi. Tale strategia, che punta a una thriving data-driven economy, investe sulla creazione di un mercato unico anche nel settore delle risorse informative, applicando a queste le logiche della competizione. D'altro canto, occorre anche evidenziare che proprio queste risorse informative possono invece rappresentare un vantaggio di cui dispongono pochi operatori, e dunque sono in grado di alterare il regime della concorrenza. Un eccessivo scambio di informazioni potrebbe condurre a violazioni del divieto di intese ex art. 101 Tfue, portando a comportamenti di collusione tra concorrenti; al tempo stesso, la loro detenzione comincia a configurarsi analoga alla detenzione di altre risorse dalle quali può derivare un vantaggio competitivo che determina asimmetrie: dal monopolio di dati e informazioni possono generarsi situazioni di abuso di posizione dominante, vietate ex art. 102 Tfue. Si verificano così sempre più frequentemente situazioni di inefficienza o comportamenti anticoncorrenziali che riducono il benessere degli utenti e limitano l'accesso degli operatori ai mercati, e che esigono interventi regolatori idonei ad impedire che il diseguale accesso alle informazioni e la non uniforme capacità di estrarre da esse elementi di accrescimento della propria competitività determinino fenomeni di concorrenza sleale e di distorsione della concorrenza vera e propria. Il contributo sviluppa pertanto la principale riflessione in merito alle norme della regolazione volte a correggere, bilanciare e compensare le asimmetrie: considera le molteplici e diverse attitudini delle varie modalità di regolazione a contrastare questi comportamenti degli operatori economici, e quindi prospetta alcuni strumenti regolatori che meglio dovrebbero realizzare la prospettiva ultima che a livello europeo ci si è posti, quella del single market che risulti effettivamente portatore di benefici per tutti gli attori in gioco.

Buzzacchi, C. (2016). La politica europea per i big data e la logica del single market: prospettive di maggiore concorrenza?. CONCORRENZA E MERCATO, 153-179.

La politica europea per i big data e la logica del single market: prospettive di maggiore concorrenza?

BUZZACCHI, CAMILLA
2016

Abstract

The big data phenomenon, with its extraordinary production of data and information, seems capable of bringing very positive results for the development of market economic systems; but it can also determine problematic effects on the competitive relationship among the economic actors. The essay firstly describes the European strategy which encourages national actions aiming to the fruitful use of these huge flows of information: they could actually generate consistent benefits both in the sector of administrative activities and in the area of private production of goods and services. This strategy works towards a thriving data-driven economy, and it invests in the creation of a single market also in the field of the information assets, which are expected to be used according to the rules of competition. Nevertheless, the essay considers the circumstance that these information assets can represent an advantage from which only a limited number of economic operators can profit: big data can therefore distort competition. An excessive information exchange could lead to the infringement of the ban of agreements and concerted practices of Art. 101 Tfeu, with collusive behaviors of the competitors. At the same time the possession of information appears similar to other resources capable of generating asymmetries: the control of data and information can cause cases of abuse of dominant position, prohibited by Art. 102 Tfeu. Situations of inefficiency and anticompetitive behaviors occur increasingly: they are liable to reduce the well-being of the users and to limit the access of the operators to the market. It requires regulatory interventions which can prevent the distortions deriving from the disproportionate access to information and the unequal capacity of mining data in order to extract elements to improve competitiveness. This can produce unfair competition and market distortions. The essay conducts the main remarks with attention to the rules of regulation intended to correct, balance and counteract asymmetries. It analyses the various and different ways to regulate in order to oppose these conducts of the economic operators, and it recommends some specific regulatory instruments which should achieve the ultimate perspective of a single market, source of benefits for all the players concerned. Il fenomeno dei big data, con la connessa produzione straordinaria di dati e informazioni, apre prospettive assai favorevoli per lo sviluppo dei sistemi economici di mercato; ma si presenta altresì portatore di effetti problematici nei confronti dei rapporti competitivi tra gli operatori economici. Il presente lavoro procede anzitutto a illustrare la strategia europea che incoraggia politiche nazionali di valorizzazione di questo patrimonio informativo, che potrebbe portare consistenti benefici sia nell'area dei servizi amministrativi sia nel settore della produzione privata di beni e servizi. Tale strategia, che punta a una thriving data-driven economy, investe sulla creazione di un mercato unico anche nel settore delle risorse informative, applicando a queste le logiche della competizione. D'altro canto, occorre anche evidenziare che proprio queste risorse informative possono invece rappresentare un vantaggio di cui dispongono pochi operatori, e dunque sono in grado di alterare il regime della concorrenza. Un eccessivo scambio di informazioni potrebbe condurre a violazioni del divieto di intese ex art. 101 Tfue, portando a comportamenti di collusione tra concorrenti; al tempo stesso, la loro detenzione comincia a configurarsi analoga alla detenzione di altre risorse dalle quali può derivare un vantaggio competitivo che determina asimmetrie: dal monopolio di dati e informazioni possono generarsi situazioni di abuso di posizione dominante, vietate ex art. 102 Tfue. Si verificano così sempre più frequentemente situazioni di inefficienza o comportamenti anticoncorrenziali che riducono il benessere degli utenti e limitano l'accesso degli operatori ai mercati, e che esigono interventi regolatori idonei ad impedire che il diseguale accesso alle informazioni e la non uniforme capacità di estrarre da esse elementi di accrescimento della propria competitività determinino fenomeni di concorrenza sleale e di distorsione della concorrenza vera e propria. Il contributo sviluppa pertanto la principale riflessione in merito alle norme della regolazione volte a correggere, bilanciare e compensare le asimmetrie: considera le molteplici e diverse attitudini delle varie modalità di regolazione a contrastare questi comportamenti degli operatori economici, e quindi prospetta alcuni strumenti regolatori che meglio dovrebbero realizzare la prospettiva ultima che a livello europeo ci si è posti, quella del single market che risulti effettivamente portatore di benefici per tutti gli attori in gioco.
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Big data, mercato unico, vantaggio competitivo, intese, abuso di posizione dominante
Italian
2016
153
179
reserved
Buzzacchi, C. (2016). La politica europea per i big data e la logica del single market: prospettive di maggiore concorrenza?. CONCORRENZA E MERCATO, 153-179.
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