L’evidenza di un uso frequente del velocipede come mezzo preferito di locomozione in un’area ad alta densità di traffico quale la città di Milano ha spinto gli Autori a valutare retrospettivamente, attraverso un approfondimento casistico nell’ambito del settorato medico-legale milanese, la tipologia di incidenti del traffico e la lesività del ciclista ultrasessantenne. Lo studio, effettuato attraverso l’analisi della documentazione (verbali, schede necroscopiche e tossicologiche) conservata presso l’archivio dell’Istituto di Medicina Legale di Milano, ha preso in esame il decennio 1991-2000 (1.1.91-31.12.00) durante il quale sono stati effettuati complessivamente 10.508 esami autoptici, dei quali 1.617 (15,38%) riguardanti incidenti del traffico veicolare, casistica dalla quale sono stati poi estrapolati i soli casi di soggetti anziani alla guida di velocipede. Il gruppo cos’ individuato è stato quindi suddiviso in fasce d’età e sesso, segnalando tipologia e dinamica dell’evento lesivo, lesioni riportate e causa di morte nonché durata della sopravvivenza. La valutazione delle cause del decesso è stata poi riconsiderata con finalità preventiva, in relazione alla possibilità di ridurne l’incidenza attraverso l’eventuale introduzione dell’obbligo di presidi di protezione, quale ad esempio l’uso del “caschetto” protettivo, come peraltro già previsto dalla normativa di alcuni Paesi del Nord Europa. Di tale casistica selezionata si sono inoltre fornite le risultanze degli accertamenti di carattere chimico-tossicologico, che vengono effettuati di routine in caso di decesso per causa esogena, in assenza di sopravvivenza, e per i quali è prevista una valutazione della concentrazione dell’alcool ed una ricerca qualitativa di sostanze ad azione psicoattiva presenti nel soggetto al momento del decesso.
Schillaci, D., Campari, O., Sironi, L., Isalberti, C. (2004). Mortalità del ciclista ultrasessantenne. Rilievi casistici del settorato medico-legale milanese nel decennio 1999-2000. ZACCHIA, 22(suppl.), 517-528.
Mortalità del ciclista ultrasessantenne. Rilievi casistici del settorato medico-legale milanese nel decennio 1999-2000
SCHILLACI, DANIELA ROBERTA;
2004
Abstract
L’evidenza di un uso frequente del velocipede come mezzo preferito di locomozione in un’area ad alta densità di traffico quale la città di Milano ha spinto gli Autori a valutare retrospettivamente, attraverso un approfondimento casistico nell’ambito del settorato medico-legale milanese, la tipologia di incidenti del traffico e la lesività del ciclista ultrasessantenne. Lo studio, effettuato attraverso l’analisi della documentazione (verbali, schede necroscopiche e tossicologiche) conservata presso l’archivio dell’Istituto di Medicina Legale di Milano, ha preso in esame il decennio 1991-2000 (1.1.91-31.12.00) durante il quale sono stati effettuati complessivamente 10.508 esami autoptici, dei quali 1.617 (15,38%) riguardanti incidenti del traffico veicolare, casistica dalla quale sono stati poi estrapolati i soli casi di soggetti anziani alla guida di velocipede. Il gruppo cos’ individuato è stato quindi suddiviso in fasce d’età e sesso, segnalando tipologia e dinamica dell’evento lesivo, lesioni riportate e causa di morte nonché durata della sopravvivenza. La valutazione delle cause del decesso è stata poi riconsiderata con finalità preventiva, in relazione alla possibilità di ridurne l’incidenza attraverso l’eventuale introduzione dell’obbligo di presidi di protezione, quale ad esempio l’uso del “caschetto” protettivo, come peraltro già previsto dalla normativa di alcuni Paesi del Nord Europa. Di tale casistica selezionata si sono inoltre fornite le risultanze degli accertamenti di carattere chimico-tossicologico, che vengono effettuati di routine in caso di decesso per causa esogena, in assenza di sopravvivenza, e per i quali è prevista una valutazione della concentrazione dell’alcool ed una ricerca qualitativa di sostanze ad azione psicoattiva presenti nel soggetto al momento del decesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.