Le vetrine delle città sono luoghi del racconto. Il grande fotografo Oliviero Toscani ce lo ha insegnato qualche anno fa con le sue campagne pubblicitarie che non promuovevano i maglioni, ma raccontavano delle storie. Faccio un paragone un po’ azzardato con i patachitra o dipinti cantati. Che cosa sono? Sono una forma artistica nata in India più di 2500 anni fa che coniuga disegno, canto, comunicazione, espressione. Sono lunghe strisce di carta e tessuto dipinte a mano, illustrate attraverso il canto delle donne indiane del West Bengal, in modo che anche un pubblico analfabeta possa cogliere il significato profondo che esse intendono trasmettere. In passato questi scroll veicolavano solo i poemi classici della tradizione indiana, esaltavano le gesta delle divinità. Oggi sono diventati anche strumento di denuncia dei problemi e mezzo di espressione per le fasce povere che non hanno voce all’interno della società indiana.
Giusti, M. (2015). Le vetrine che raccontano. DONNA IN AFFARI.
Citazione: | Giusti, M. (2015). Le vetrine che raccontano. DONNA IN AFFARI. |
Tipo: | Articolo in rivista - Review Essay |
Carattere della pubblicazione: | Divulgativa |
Presenza di un coautore afferente ad Istituzioni straniere: | No |
Titolo: | Le vetrine che raccontano |
Autori: | Giusti, M |
Autori: | GIUSTI, MARIANGELA (Primo) (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2015 |
Lingua: | Italian |
Rivista: | DONNA IN AFFARI |
Appare nelle tipologie: | 01 - Articolo su rivista |