L’arte contemporanea, in particolare modo dagli anni '60, ha fatto propri una serie di documenti e strumenti legali. Non più intesi esclusivamente come attestati in grado di comprovare l'autenticità delle opere d'arte, certificati e contratti sono entrati a far parte del linguaggio artistico - da una parte come strumento di amministrazione, dall'altra come modalità della pratica artistica. A partire dall'arte concettuale e dal "Contratto di trasferimento di opere d'arte" di Seth Siegelaub (la cui versione italiana fu curata da Germano Celant), contratti e autentiche hanno rappresentato per gli artisti un efficace mezzo per riflettere sullo statuto dell’opera d'arte e sul sistema economico in cui questi beni si muovono
Donati, A. (2015). Il valore dell'autentica. Intervento presentato a: Il valore dell'autentica - Contratti e certificati tra arte contemporanea e pratiche legali, La Triennale di Milano.
Il valore dell'autentica
DONATI, ALESSANDRA
2015
Abstract
L’arte contemporanea, in particolare modo dagli anni '60, ha fatto propri una serie di documenti e strumenti legali. Non più intesi esclusivamente come attestati in grado di comprovare l'autenticità delle opere d'arte, certificati e contratti sono entrati a far parte del linguaggio artistico - da una parte come strumento di amministrazione, dall'altra come modalità della pratica artistica. A partire dall'arte concettuale e dal "Contratto di trasferimento di opere d'arte" di Seth Siegelaub (la cui versione italiana fu curata da Germano Celant), contratti e autentiche hanno rappresentato per gli artisti un efficace mezzo per riflettere sullo statuto dell’opera d'arte e sul sistema economico in cui questi beni si muovonoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.