La città: un infinito limitato. Un labirinto dove non ci si perde mai (Kobo Abe, 1967): all'interno di un più ampio progetto di ricerca dedicato al ''perdersi'' in diversi contesti, si esamina il disorientamento nella pantopolis del futuro: La città contemporanea diventa il luogo letterario del vagabondaggio senza meta e il labirinto una metafora dello spaesamento urbano. Nel 2007 la popolazione mondiale urbana ha superato quella rurale. La città dell¿urban sprawl e delle baraccopoli sconfinate non corrisponde più a un organismo, a un progetto, ma si presenta come una rete infinita di relazioni virtuali, senza un centro, senza una mappa e senza coordinate. Come ci si perde nella ''città diffusa''? La città globale nasconde una realtà complessa e mobile, un mosaico di spazi differenti e frammentati ove è ancor possibile perdersi tra migliaia di sentieri, percorsi da cittadini multiculturali, stranieri ma allo stesso tempo attori e produttori dello spazio che li circonda
SCHMIDT MULLER DI FRIEDBERG, M. (2008). La città: un infinito limitato. SCRIPTA NOVA, 12, 270.
La città: un infinito limitato
SCHMIDT MULLER DI FRIEDBERG, MARCELLA
2008
Abstract
La città: un infinito limitato. Un labirinto dove non ci si perde mai (Kobo Abe, 1967): all'interno di un più ampio progetto di ricerca dedicato al ''perdersi'' in diversi contesti, si esamina il disorientamento nella pantopolis del futuro: La città contemporanea diventa il luogo letterario del vagabondaggio senza meta e il labirinto una metafora dello spaesamento urbano. Nel 2007 la popolazione mondiale urbana ha superato quella rurale. La città dell¿urban sprawl e delle baraccopoli sconfinate non corrisponde più a un organismo, a un progetto, ma si presenta come una rete infinita di relazioni virtuali, senza un centro, senza una mappa e senza coordinate. Come ci si perde nella ''città diffusa''? La città globale nasconde una realtà complessa e mobile, un mosaico di spazi differenti e frammentati ove è ancor possibile perdersi tra migliaia di sentieri, percorsi da cittadini multiculturali, stranieri ma allo stesso tempo attori e produttori dello spazio che li circondaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.