La siderurgia italiana è stata a lungo suddivisa in due componenti secondo criteri tencologici e geografici. L’una , la “tirrenica”, caratterizzata dall’impiego di minerale in impianti ad alto forno e principalemente localizzata lungo le coste, mentre l’altra era prevalentemente posizionata nell’arco alpino. A partire dalla seconda metà del XIX secolo radicali mutazioni tecnologiche e l’ampliarsi dei mercati, tendenze entrambe acuitasi nel secondo dopoguerra, hanno determinato una ulteriore polarizzazione delle due componenti, segnate la prima dalla gestione pubblica, con la nascita dell’IRI, e dal permanere della tradizionale conduzione “familiare” delle imprese siderurgiche valligiane. Questa seconda componete si è particolarmente affermata in ambito Lombardo, tanto che dagli anni Cinquanta sono emersi nuove imprese e imprenditori che hanno rinnovato profondamente le tradizionali connotazioni della siderugia regionale. La finalità di questo contributo sta nel ripercorrere le vicende che hanno segnato questa mutazione e comprendere come quelle che erano considerate all’inizio del secolo presenze marginali siano diventate termine del periodo considerato, grazie ad imprenditori quali Luigi Lucchini ed altri, le protagoniste della siderurgia nazionale fino ad essere protagoniste nei processi di privatizzazione avviati in Europa enon solo nazionale.
Varini, V. (2014). La siderurgia lombarda nel XX secolo: dalla marginalità alla leadership. Una rassegna sintetica e aggiornata. STORIA IN LOMBARDIA, 2, 80-103.
La siderurgia lombarda nel XX secolo: dalla marginalità alla leadership. Una rassegna sintetica e aggiornata
VARINI, VALERIOPrimo
2014
Abstract
La siderurgia italiana è stata a lungo suddivisa in due componenti secondo criteri tencologici e geografici. L’una , la “tirrenica”, caratterizzata dall’impiego di minerale in impianti ad alto forno e principalemente localizzata lungo le coste, mentre l’altra era prevalentemente posizionata nell’arco alpino. A partire dalla seconda metà del XIX secolo radicali mutazioni tecnologiche e l’ampliarsi dei mercati, tendenze entrambe acuitasi nel secondo dopoguerra, hanno determinato una ulteriore polarizzazione delle due componenti, segnate la prima dalla gestione pubblica, con la nascita dell’IRI, e dal permanere della tradizionale conduzione “familiare” delle imprese siderurgiche valligiane. Questa seconda componete si è particolarmente affermata in ambito Lombardo, tanto che dagli anni Cinquanta sono emersi nuove imprese e imprenditori che hanno rinnovato profondamente le tradizionali connotazioni della siderugia regionale. La finalità di questo contributo sta nel ripercorrere le vicende che hanno segnato questa mutazione e comprendere come quelle che erano considerate all’inizio del secolo presenze marginali siano diventate termine del periodo considerato, grazie ad imprenditori quali Luigi Lucchini ed altri, le protagoniste della siderurgia nazionale fino ad essere protagoniste nei processi di privatizzazione avviati in Europa enon solo nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.