La violenza è agita, subita, ma soprattutto raccontata in modi diversi. Narrazioni di epopee e di tragedie belliche rappresentano campi di battaglia e corpi di nemici che si scontrano fino all’ultimo, di vittime che soccombono e di carnefici che l’hanno vinta. Immaginari sociali ripresentano nel corso dei secoli scenari di violenza politica, simboleggiandola dalla parte dei vincitori e manifestandola contro i perdenti. Tuttavia, se la politica e la conquista del potere pubblico sono tradizionalmente associate a orizzonti bellici, fino ad anni recenti, la sfera del dominio privato non è stata immediatamente associata nella raffigurazione pubblica, alla perpetrazione e alla perpetuazione della violenza agita in spazi di contiguità. A partire da tali premesse, nel presente contributo intendo proporre alcune riflessioni non tanto su legislazioni, bensì su alcune raffigurazioni “mascherate” della violenza domestica e sessuale, così come appaiono in narrazioni mitologiche e letterarie. La violenza politica ha radici private, che nascono in seno alla famiglia e nei rapporti interpersonali. Il mio intento consiste dunque nel far riflettere sui nessi esistenti tra rappresentazioni letterarie, dati di realtà, violazione di diritti e concettualizzazioni filosofiche che spesso passano inosservati. La filosofia politica, come sapere consolidato attraverso la ricezione e la continuazione di scuole di pensiero, ha rimosso dalla riflessione pubblica fino ad anni recenti la questione della violenza privata – ovvero nascente nei luoghi della convivenza quotidiana –, ponendo piuttosto il proprio interesse sull’analisi della coazione politica agita dallo Stato contro i propri cittadini “disubbidienti” o contro nemici da assoggettare. Viceversa, come ci indicano alcuni miti fondativi di città, che hanno dato inizio a importanti civilizzazioni occidentali, la violenza politica si fonda su un iniziale crimine domestico e sessuale, agito contro donne e bambini. In tal caso, il potere politico è delegittimato da un’originaria “colpa”.

Calloni, M. (2016). La verità di miti e di racconti. Sulle radici familiari della violenza politica. In S. Vaccaro (a cura di), Violenza di genere. Saperi contro (pp. 11-33). Mimesis.

La verità di miti e di racconti. Sulle radici familiari della violenza politica

CALLONI, MARINA
Primo
2016

Abstract

La violenza è agita, subita, ma soprattutto raccontata in modi diversi. Narrazioni di epopee e di tragedie belliche rappresentano campi di battaglia e corpi di nemici che si scontrano fino all’ultimo, di vittime che soccombono e di carnefici che l’hanno vinta. Immaginari sociali ripresentano nel corso dei secoli scenari di violenza politica, simboleggiandola dalla parte dei vincitori e manifestandola contro i perdenti. Tuttavia, se la politica e la conquista del potere pubblico sono tradizionalmente associate a orizzonti bellici, fino ad anni recenti, la sfera del dominio privato non è stata immediatamente associata nella raffigurazione pubblica, alla perpetrazione e alla perpetuazione della violenza agita in spazi di contiguità. A partire da tali premesse, nel presente contributo intendo proporre alcune riflessioni non tanto su legislazioni, bensì su alcune raffigurazioni “mascherate” della violenza domestica e sessuale, così come appaiono in narrazioni mitologiche e letterarie. La violenza politica ha radici private, che nascono in seno alla famiglia e nei rapporti interpersonali. Il mio intento consiste dunque nel far riflettere sui nessi esistenti tra rappresentazioni letterarie, dati di realtà, violazione di diritti e concettualizzazioni filosofiche che spesso passano inosservati. La filosofia politica, come sapere consolidato attraverso la ricezione e la continuazione di scuole di pensiero, ha rimosso dalla riflessione pubblica fino ad anni recenti la questione della violenza privata – ovvero nascente nei luoghi della convivenza quotidiana –, ponendo piuttosto il proprio interesse sull’analisi della coazione politica agita dallo Stato contro i propri cittadini “disubbidienti” o contro nemici da assoggettare. Viceversa, come ci indicano alcuni miti fondativi di città, che hanno dato inizio a importanti civilizzazioni occidentali, la violenza politica si fonda su un iniziale crimine domestico e sessuale, agito contro donne e bambini. In tal caso, il potere politico è delegittimato da un’originaria “colpa”.
Capitolo o saggio
Violenza di genere, Violenza politica, Violenza domestica, Abuso su minori, Mitologia greca e romana, Opera lirica, Otello secondo Shakespeare, Carmen di Bizet, Miti di Tebe, Atene e Roma
Italian
Violenza di genere. Saperi contro
Vaccaro, S
2016
9788857535708
Mimesis
11
33
Calloni, M. (2016). La verità di miti e di racconti. Sulle radici familiari della violenza politica. In S. Vaccaro (a cura di), Violenza di genere. Saperi contro (pp. 11-33). Mimesis.
none
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