Contemplata da sempre nell’iter formativo dei futuri maestri, la pratica del tirocinio si è avvalsa di un rinnovamento profondo nella configurazione che ha assunto, dal 1998, presso il Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria dell’Ateneo di Milano-Bicocca. Articolata con durata variabile nell’arco di tre anni, realizzata in contesti reali e non simulati, sottoposta a un severo sistema di controllo, affrancata per gradi da una dimensione meramente osservativa, l’esperienza si è rivelata un’occasione fondamentale di conoscenza e di scambio fra l’università e la scuola di base, un dispositivo a duplice accesso idoneo a consentire una fattiva interazione fra il piano della ricerca e il piano della didattica. A beneficiarne, in particolare, sono state le aree disciplinari, come quelle relative all’educazione linguistica e letteraria, chiamate a rispondere su temi ed emergenze in continua evoluzione, dove solo il confronto e il raccordo fra i dati teorici e i dati sperimentali, come lo studio evidenzia, può costituire un valido deterrente alle opposte e speculari derive di un insegnamento arroccato in posizioni difensive, rigidamente tradizionali, e di un insegnamento declinato in forme estemporanee, spontaneistiche, variamente improvvisate.
Benvenuti, G. (2004). Una prospettiva disciplinare sul tirocinio: la didattica della letteratura fra università e scuola di base. In E. Nigris (a cura di), La formazione degli insegnanti. Percorsi, strumenti, valutazione (pp. 249-270). Roma : Carocci.
Una prospettiva disciplinare sul tirocinio: la didattica della letteratura fra università e scuola di base
BENVENUTI, GIOVANNA
2004
Abstract
Contemplata da sempre nell’iter formativo dei futuri maestri, la pratica del tirocinio si è avvalsa di un rinnovamento profondo nella configurazione che ha assunto, dal 1998, presso il Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria dell’Ateneo di Milano-Bicocca. Articolata con durata variabile nell’arco di tre anni, realizzata in contesti reali e non simulati, sottoposta a un severo sistema di controllo, affrancata per gradi da una dimensione meramente osservativa, l’esperienza si è rivelata un’occasione fondamentale di conoscenza e di scambio fra l’università e la scuola di base, un dispositivo a duplice accesso idoneo a consentire una fattiva interazione fra il piano della ricerca e il piano della didattica. A beneficiarne, in particolare, sono state le aree disciplinari, come quelle relative all’educazione linguistica e letteraria, chiamate a rispondere su temi ed emergenze in continua evoluzione, dove solo il confronto e il raccordo fra i dati teorici e i dati sperimentali, come lo studio evidenzia, può costituire un valido deterrente alle opposte e speculari derive di un insegnamento arroccato in posizioni difensive, rigidamente tradizionali, e di un insegnamento declinato in forme estemporanee, spontaneistiche, variamente improvvisate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.