Prendendo le mosse dalla pronuncia della Corte europea sul c.d. caso Scoppola, il lavoro si incentra sulla pertinenza del principio di retroattività della legge penale favorevole rispetto alle modifiche del trattamento sanzionatorio previsto per la adesione ad un rito speciale. La riflessione si sposta poi sulla opportunità dell’ampliamento dell’ambito di operatività del § 7 CEDU, operato dalla Corte, attraverso la inclusione di quel principio – non espressamente contemplato – e la ricomprensione in esso delle leggi penali intermedie.

Pecorella, C. (2010). Il caso Scoppola davanti alla Corte di Strasburgo (parte II). RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE, 73(1), 397-408.

Il caso Scoppola davanti alla Corte di Strasburgo (parte II)

PECORELLA, CLAUDIA
2010

Abstract

Prendendo le mosse dalla pronuncia della Corte europea sul c.d. caso Scoppola, il lavoro si incentra sulla pertinenza del principio di retroattività della legge penale favorevole rispetto alle modifiche del trattamento sanzionatorio previsto per la adesione ad un rito speciale. La riflessione si sposta poi sulla opportunità dell’ampliamento dell’ambito di operatività del § 7 CEDU, operato dalla Corte, attraverso la inclusione di quel principio – non espressamente contemplato – e la ricomprensione in esso delle leggi penali intermedie.
Nota a sentenza
artt. 6-7 Cedu; principio di retroattività della lex mitior; diminuzione di pena per la scelta del giudizio abbreviato; giusto processo
Italian
2010
73
1
397
408
none
Pecorella, C. (2010). Il caso Scoppola davanti alla Corte di Strasburgo (parte II). RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE, 73(1), 397-408.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/11879
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