Il primo interesse nazionale nei confronti delle aree metropolitane rinvia agli anni settanta dello scorso secolo, stimolato dalla crescita di popolazione attorno alle principali conurbazioni metropolitane del Paese e legato al dibattito sulla costruzione di enti amministrativi a carattere metropolitano. Da allora la presenza delle aree metropolitane è stata accolta dalla saggistica tematica accomunata dall’obiettivo di identificarne la collocazione territoriale e la struttura socio-demografica. Similmente agli studi anglosassoni degli anni cinquanta, quelli nostrani definiscono le aree metropolitane combinando criteri di omogeneità, di interdipendenza e morfologici. Una simile attenzione all’integrazione dei criteri definitori è presente in questo studio finalizzato a identificare le aree metropolitane in Italia e a studiarne l’evoluzione nel periodo compreso tra il 1991 e il 2011. Realizzato sui dati dei Censimenti della popolazione e delle abitazioni e dei Censimenti dell’industria, dei servizi e delle istituzioni del 1991 e 2011, lo studio è premesso dall’analisi della dinamica demografica urbana italiana di lungo e medio periodo finalizzata a descrivere i processi socio-territoriali che hanno portato alla formazione delle aree metropolitane. La presentazione del metodo e delle tecniche di analisi utilizzate per identificare le aree metropolitane e per rappresentarne la collocazione sul territorio conduce poi all’analisi della struttura e della dinamica metropolitana italiana negli ultimi vent’anni.
Colleoni, M. (2016). Struttura e dinamica delle aree metropolitane in Italia. Uno studio nazionale comparato (1991-2011). In R. Danielis (a cura di), Città metropolitana: sfide, rischi e opportunità (pp. 55-78). Trieste : Edizioni Università di Trieste.
Struttura e dinamica delle aree metropolitane in Italia. Uno studio nazionale comparato (1991-2011)
COLLEONI, MATTEOPrimo
2016
Abstract
Il primo interesse nazionale nei confronti delle aree metropolitane rinvia agli anni settanta dello scorso secolo, stimolato dalla crescita di popolazione attorno alle principali conurbazioni metropolitane del Paese e legato al dibattito sulla costruzione di enti amministrativi a carattere metropolitano. Da allora la presenza delle aree metropolitane è stata accolta dalla saggistica tematica accomunata dall’obiettivo di identificarne la collocazione territoriale e la struttura socio-demografica. Similmente agli studi anglosassoni degli anni cinquanta, quelli nostrani definiscono le aree metropolitane combinando criteri di omogeneità, di interdipendenza e morfologici. Una simile attenzione all’integrazione dei criteri definitori è presente in questo studio finalizzato a identificare le aree metropolitane in Italia e a studiarne l’evoluzione nel periodo compreso tra il 1991 e il 2011. Realizzato sui dati dei Censimenti della popolazione e delle abitazioni e dei Censimenti dell’industria, dei servizi e delle istituzioni del 1991 e 2011, lo studio è premesso dall’analisi della dinamica demografica urbana italiana di lungo e medio periodo finalizzata a descrivere i processi socio-territoriali che hanno portato alla formazione delle aree metropolitane. La presentazione del metodo e delle tecniche di analisi utilizzate per identificare le aree metropolitane e per rappresentarne la collocazione sul territorio conduce poi all’analisi della struttura e della dinamica metropolitana italiana negli ultimi vent’anni.File | Dimensione | Formato | |
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