Il volume analizza le variazioni più significative intervenute nella società e nell'economia di Sesto San Giovanni nella prima metà del '900 ovvero negli anni in cui lo sviluppo dell'apparato industriale trasformò un borgo agricolo nella "città delle fabbriche". Si evidenziano il forte incremento demografico e l'evoluzione dei redditi e dei consumi determinati dalla crescita economica conseguente allo sviluppo delle imprese industriali e del loro indotto. Emerge una città industriale che, pur essendo sede di aspri conflitti sociali, fu in grado di pagare retribuzioni reali capaci sia di attirare forza lavoro da località sempre più distanti, sia di far aumentare i consumi dei beni e servizi di prima necessità e di quelli voluttuari. Si mostra inoltre che, a fronte dei crescenti problemi urbanistici e sociali legati allo sviluppo della città, il pluralismo competitivo delle forze sociali e delle istituzioni portò sia al mantenimento di strutture di assistenza pubbliche e private a favore dei sestesi meno abbienti, sia alla creazione di infrastrutture, abitazioni, scuole e circoli ricreativi. L'evoluzione di Sesto San Giovanni risulta così l'esito di un'opera di fatto condivisa fra le diverse componenti sociali che vi operavano e/o vi abitavano: intenzioni diverse crearono un apparato produttivo in grado di generare redditi difficilmente riscontrabili in altre comunità milanesi, nonché una partecipazione alla costruzione della vita sociale del Comune che le vicende politiche non indebolirono in misura significativa.
Trezzi, G., Tedeschi, P. (2007). L'opera condivisa. La città delle fabbriche. Sesto San Giovanni (1903-1952). La Società. Milano : Franco Angeli.
L'opera condivisa. La città delle fabbriche. Sesto San Giovanni (1903-1952). La Società
TREZZI, GIAN LUIGI;TEDESCHI, PAOLO
2007
Abstract
Il volume analizza le variazioni più significative intervenute nella società e nell'economia di Sesto San Giovanni nella prima metà del '900 ovvero negli anni in cui lo sviluppo dell'apparato industriale trasformò un borgo agricolo nella "città delle fabbriche". Si evidenziano il forte incremento demografico e l'evoluzione dei redditi e dei consumi determinati dalla crescita economica conseguente allo sviluppo delle imprese industriali e del loro indotto. Emerge una città industriale che, pur essendo sede di aspri conflitti sociali, fu in grado di pagare retribuzioni reali capaci sia di attirare forza lavoro da località sempre più distanti, sia di far aumentare i consumi dei beni e servizi di prima necessità e di quelli voluttuari. Si mostra inoltre che, a fronte dei crescenti problemi urbanistici e sociali legati allo sviluppo della città, il pluralismo competitivo delle forze sociali e delle istituzioni portò sia al mantenimento di strutture di assistenza pubbliche e private a favore dei sestesi meno abbienti, sia alla creazione di infrastrutture, abitazioni, scuole e circoli ricreativi. L'evoluzione di Sesto San Giovanni risulta così l'esito di un'opera di fatto condivisa fra le diverse componenti sociali che vi operavano e/o vi abitavano: intenzioni diverse crearono un apparato produttivo in grado di generare redditi difficilmente riscontrabili in altre comunità milanesi, nonché una partecipazione alla costruzione della vita sociale del Comune che le vicende politiche non indebolirono in misura significativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.