La tesi affronta la questione della mobilità quotidiana e dell’accessibilità attraverso la griglia di lettura dell’esclusione, della precarietà e della vulnerabilità sociale. Per esclusione sociale si intende la mancata o scarsa partecipazione delle persone ad ambiti socialmente rilevanti, quali il lavoro, il welfare, il consumo, il tempo libero e le reti sociali, mentre per accessibilità si intende la capacità degli individui a raggiungere le opportunità, ovvero luoghi, servizi, attività, incontri. Lo studio si focalizza sulla relazione tra mobilità, accessibilità ed esclusione sociale andando a indagare, in due metropoli europee, Milano e Lione, l’accesso alla città di una popolazione vulnerabile come quella delle persone in situazione di precarietà legata al lavoro. La tesi innanzitutto approfondisce i cambiamenti nella struttura sociale e urbana che hanno avuto, da un lato, l’effetto di ridurre la prossimità tra gli spazi e i tempi della vita quotidiana e, dall’altro, di rendere la mobilità necessaria per riuscire a connettere i vari ambiti di vita. Partendo dal riconoscimento della multidimensionalità dell’accessibilità e dell’influenza sull’accesso alle opportunità urbane di quattro principali fattori, quali l’uso del suolo, il sistema di trasporto, l’organizzazione temporale dei servizi e delle attività e le caratteristiche individuali, in particolare le competenze e le risorse di mobilità e d’accesso, nella parte empirica vengono proposti metodi quantitativi e qualitativi integrati per analizzare i modi di accedere alla città di un campione di precari. In primo luogo, attraverso l’utilizzo dei sistemi informativi geografici e di open data rilasciati dalle pubbliche amministrazioni, viene costruito un innovativo indice di accessibilità spaziale potenziale, che fornisce solidi elementi conoscitivi sull’iniqua distribuzione dell’offerta di opportunità nell’arcipelago metropolitano. In seguito, partendo dai risultati dell’analisi spaziale, la ricerca approfondisce il rapporto alla mobilità e le pratiche di spostamento e di accesso dei precari, individuando dei profili-tipo che si differenziano per il ruolo giocato dalla mobilità nella situazione di precarietà o esclusione lavorativa, per le risorse e le competenze disponibili e per i vincoli d’accesso incontrati, che riguardano diverse dimensioni dell’accessibilità. In generale, si evidenzia l’importante ruolo della capacità a spostarsi nello spazio-tempo per essere inclusi, innanzitutto nel mercato del lavoro. Inoltre, i precari dimostrano di possedere molteplici competenze e strategie di adattamento a un contesto per molti versi vincolato da fattori di natura strutturale e dalle precarie risorse economiche e di mobilità disponibili. Infine, sono emerse peculiarità socio-politico-territoriali che contribuiscono a garantire nei due casi di studio diversi gradi di accessibilità.

(2015). Mobilità precaria. L’accesso alla città delle persone in situazione di precarietà legata al lavoro a Milano e Lione. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015).

Mobilità precaria. L’accesso alla città delle persone in situazione di precarietà legata al lavoro a Milano e Lione

DACONTO, LUCA
2015

Abstract

La tesi affronta la questione della mobilità quotidiana e dell’accessibilità attraverso la griglia di lettura dell’esclusione, della precarietà e della vulnerabilità sociale. Per esclusione sociale si intende la mancata o scarsa partecipazione delle persone ad ambiti socialmente rilevanti, quali il lavoro, il welfare, il consumo, il tempo libero e le reti sociali, mentre per accessibilità si intende la capacità degli individui a raggiungere le opportunità, ovvero luoghi, servizi, attività, incontri. Lo studio si focalizza sulla relazione tra mobilità, accessibilità ed esclusione sociale andando a indagare, in due metropoli europee, Milano e Lione, l’accesso alla città di una popolazione vulnerabile come quella delle persone in situazione di precarietà legata al lavoro. La tesi innanzitutto approfondisce i cambiamenti nella struttura sociale e urbana che hanno avuto, da un lato, l’effetto di ridurre la prossimità tra gli spazi e i tempi della vita quotidiana e, dall’altro, di rendere la mobilità necessaria per riuscire a connettere i vari ambiti di vita. Partendo dal riconoscimento della multidimensionalità dell’accessibilità e dell’influenza sull’accesso alle opportunità urbane di quattro principali fattori, quali l’uso del suolo, il sistema di trasporto, l’organizzazione temporale dei servizi e delle attività e le caratteristiche individuali, in particolare le competenze e le risorse di mobilità e d’accesso, nella parte empirica vengono proposti metodi quantitativi e qualitativi integrati per analizzare i modi di accedere alla città di un campione di precari. In primo luogo, attraverso l’utilizzo dei sistemi informativi geografici e di open data rilasciati dalle pubbliche amministrazioni, viene costruito un innovativo indice di accessibilità spaziale potenziale, che fornisce solidi elementi conoscitivi sull’iniqua distribuzione dell’offerta di opportunità nell’arcipelago metropolitano. In seguito, partendo dai risultati dell’analisi spaziale, la ricerca approfondisce il rapporto alla mobilità e le pratiche di spostamento e di accesso dei precari, individuando dei profili-tipo che si differenziano per il ruolo giocato dalla mobilità nella situazione di precarietà o esclusione lavorativa, per le risorse e le competenze disponibili e per i vincoli d’accesso incontrati, che riguardano diverse dimensioni dell’accessibilità. In generale, si evidenzia l’importante ruolo della capacità a spostarsi nello spazio-tempo per essere inclusi, innanzitutto nel mercato del lavoro. Inoltre, i precari dimostrano di possedere molteplici competenze e strategie di adattamento a un contesto per molti versi vincolato da fattori di natura strutturale e dalle precarie risorse economiche e di mobilità disponibili. Infine, sono emerse peculiarità socio-politico-territoriali che contribuiscono a garantire nei due casi di studio diversi gradi di accessibilità.
COLLEONI, MATTEO
mobilità, accessibilità, esclusione sociale, precarietà, disoccupazione, città metropolitana, trasporti, Milano, Lione
SPS/10 - SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Italian
17-giu-2015
Scuola di Dottorato in Studi Comparativi e Internazionali in Scienze Sociali (SCISS)
STUDI EUROPEI URBANI E LOCALI (URBEUR) - 49R
27
2013/2014
open
(2015). Mobilità precaria. L’accesso alla città delle persone in situazione di precarietà legata al lavoro a Milano e Lione. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015).
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Descrizione: Tesi dottorato
Tipologia di allegato: Doctoral thesis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/83189
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