La monografia ha ad oggetto le trasformazioni eterogenee che interessano l’istituto della fondazione. L’istituto in esame ha subito, nel corso del tempo, una significativa evoluzione, come testimoniato dalla prassi statutaria e dalla recente disciplina sul riconoscimento delle persone giuridiche, su cui si concentra la Prima parte del lavoro. La Seconda parte del lavoro si occupa della trasformazione eterogenea delle fondazioni in società di capitali. Si analizza, in particolare, la procedura di trasformazione della fondazione; l’applicabilità, alla procedura di trasformazione della fondazione, delle regole generali sulla trasformazione; l’invalidità dell’atto di trasformazione e la pubblicità sanante. Si individuano, inoltre, alcuni criteri ermeneutici per accertare la volontà del fondatore di prospettare, durante la vita dell’ente, la trasformabilità eterogenea della fondazione. La Terza parte si occupa della trasformazione eterogenea delle società di capitali in fondazioni. La Quarta parte, infine, si occupa delle c.d. trasformazioni eterogenee atipiche e delle trasformazioni omogenee atipiche che coinvolgono le fondazioni. L’ultimo capitolo di questa parte si occupa della questione delle trasformazioni omogenee tra enti lucrativi, indagando (e valorizzando) un settore che risulta ancora, allo stato, poco indagato.
Iorio, G. (2010). Le trasformazioni eterogenee e le fondazioni. Milano : Giuffrè.
Le trasformazioni eterogenee e le fondazioni
IORIO, GIOVANNI
2010
Abstract
La monografia ha ad oggetto le trasformazioni eterogenee che interessano l’istituto della fondazione. L’istituto in esame ha subito, nel corso del tempo, una significativa evoluzione, come testimoniato dalla prassi statutaria e dalla recente disciplina sul riconoscimento delle persone giuridiche, su cui si concentra la Prima parte del lavoro. La Seconda parte del lavoro si occupa della trasformazione eterogenea delle fondazioni in società di capitali. Si analizza, in particolare, la procedura di trasformazione della fondazione; l’applicabilità, alla procedura di trasformazione della fondazione, delle regole generali sulla trasformazione; l’invalidità dell’atto di trasformazione e la pubblicità sanante. Si individuano, inoltre, alcuni criteri ermeneutici per accertare la volontà del fondatore di prospettare, durante la vita dell’ente, la trasformabilità eterogenea della fondazione. La Terza parte si occupa della trasformazione eterogenea delle società di capitali in fondazioni. La Quarta parte, infine, si occupa delle c.d. trasformazioni eterogenee atipiche e delle trasformazioni omogenee atipiche che coinvolgono le fondazioni. L’ultimo capitolo di questa parte si occupa della questione delle trasformazioni omogenee tra enti lucrativi, indagando (e valorizzando) un settore che risulta ancora, allo stato, poco indagato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.