Il volume riporta i dati e le riflessioni relative alla ricerca diretta da Federico Butera che la Fondazione Irso ha condotto per oltre un anno sui temi del lavoro e dei lavoratori della conoscenza. Una prima ricerca era stata condotta nel 1997 e aveva dato luogo alla pubblicazione di tre volumi, a un Forum di ricerca a cui avevano partecipato importanti studiosi come Stephen Barley, Michel Crozier, Nitin Noria, a un ampio panel di importanti imprese e di istituzioni, e una serie di progetti di sistemi professionali in organizzazioni private e pubbliche. Il volume studia quelli che le statistiche internazionali classificano come scienziati, artisti, manager, professional, technician. Essi hanno in comune la circostanza di lavorare sull’immateriale, trasformando input di conoscenza in output di conoscenza (scoperte, decisioni, servizi, soluzioni) usando il patrimonio di conoscenze proprio e delle organizzazioni in cui operano, con l’ausilio di tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Insomma, producono conoscenza per mezzo di conoscenza. Non producono direttamente merci, oggetti, artefatti, dati, ma conoscenze. Li abbiamo chiamati lavoratori della conoscenza: sono, come minimo, il 33% in Spagna, il 43 % in Italia, il 53% in UK. La ricerca presentata nel volume consiste in una analisi quantitativa e qualitativa su tutta la popolazione di persone che lavorano con la conoscenza o su processi prevalentemente immateriali, difficilmente rappresentabili, organizzabili, valutabili. Nel volume sono presentate dati comparativi internazionali, esperienze di grandi e medie imprese all’avanguardia nella gestione del lavoro della conoscenza, esperienze istituzionali nel campo della formazione Nel volume sono studiati casi di lavoro e lavoratori della conoscenza visti nei loro contesti di lavoro, nel loro mercato del lavoro, nella società basata su nuovi processi di valorizzazione della conoscenza, operanti con tecnologie ad alta connettività e che alle volte rendono sovrabbondante la conoscenza disponibile. I temi trattati sono quelli dell’organizzazione del lavoro qualificato e innovativo, il reperimento e l’attrazione dei talenti, la configurazione dei contenuti e metodi della formazione, la difficoltà di assicurare carriere verticali, i fenomeni di precarietà, la gestione della diversità fra generazioni, l’internazionalizzazione del management e dei professional di alto livello, le potenzialità del web 2.0 e in particolare lo sviluppo dei social network e molte altre. Le nuove configurazione del lavoro e dei lavoratori della conoscenza sollecitano un ripensamento della struttura e al funzionamento delle università e delle scuole superiori, allagestione del mercato del lavoro qualificato e all’incontro fra domanda e offerta di lavoro, all’alternanza scuola-lavoro, alle politiche dell’innovazione e a molto altro ancora. Federico Butera nel volume è autore del primo capitolo Chi sono e perché sono tanti i lavoratori della conoscenza: dieci anni di ricerche e il capitolo 10 Il contesto organizzativo: mestieri artigiani, occupazioni industriali, professioni liberali, professioni organizzative: nascita, perdita e riconquista dei lavori a senso compiuto
Butera, F., Bagnara, S., Cesaria, R., Di Guardo, S. (a cura di). (2008). Knowledge Working. Lavoro, lavoratori, società della conoscenza. Mondadori Università.
Knowledge Working. Lavoro, lavoratori, società della conoscenza
BUTERA, FEDERICO;
2008
Abstract
Il volume riporta i dati e le riflessioni relative alla ricerca diretta da Federico Butera che la Fondazione Irso ha condotto per oltre un anno sui temi del lavoro e dei lavoratori della conoscenza. Una prima ricerca era stata condotta nel 1997 e aveva dato luogo alla pubblicazione di tre volumi, a un Forum di ricerca a cui avevano partecipato importanti studiosi come Stephen Barley, Michel Crozier, Nitin Noria, a un ampio panel di importanti imprese e di istituzioni, e una serie di progetti di sistemi professionali in organizzazioni private e pubbliche. Il volume studia quelli che le statistiche internazionali classificano come scienziati, artisti, manager, professional, technician. Essi hanno in comune la circostanza di lavorare sull’immateriale, trasformando input di conoscenza in output di conoscenza (scoperte, decisioni, servizi, soluzioni) usando il patrimonio di conoscenze proprio e delle organizzazioni in cui operano, con l’ausilio di tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Insomma, producono conoscenza per mezzo di conoscenza. Non producono direttamente merci, oggetti, artefatti, dati, ma conoscenze. Li abbiamo chiamati lavoratori della conoscenza: sono, come minimo, il 33% in Spagna, il 43 % in Italia, il 53% in UK. La ricerca presentata nel volume consiste in una analisi quantitativa e qualitativa su tutta la popolazione di persone che lavorano con la conoscenza o su processi prevalentemente immateriali, difficilmente rappresentabili, organizzabili, valutabili. Nel volume sono presentate dati comparativi internazionali, esperienze di grandi e medie imprese all’avanguardia nella gestione del lavoro della conoscenza, esperienze istituzionali nel campo della formazione Nel volume sono studiati casi di lavoro e lavoratori della conoscenza visti nei loro contesti di lavoro, nel loro mercato del lavoro, nella società basata su nuovi processi di valorizzazione della conoscenza, operanti con tecnologie ad alta connettività e che alle volte rendono sovrabbondante la conoscenza disponibile. I temi trattati sono quelli dell’organizzazione del lavoro qualificato e innovativo, il reperimento e l’attrazione dei talenti, la configurazione dei contenuti e metodi della formazione, la difficoltà di assicurare carriere verticali, i fenomeni di precarietà, la gestione della diversità fra generazioni, l’internazionalizzazione del management e dei professional di alto livello, le potenzialità del web 2.0 e in particolare lo sviluppo dei social network e molte altre. Le nuove configurazione del lavoro e dei lavoratori della conoscenza sollecitano un ripensamento della struttura e al funzionamento delle università e delle scuole superiori, allagestione del mercato del lavoro qualificato e all’incontro fra domanda e offerta di lavoro, all’alternanza scuola-lavoro, alle politiche dell’innovazione e a molto altro ancora. Federico Butera nel volume è autore del primo capitolo Chi sono e perché sono tanti i lavoratori della conoscenza: dieci anni di ricerche e il capitolo 10 Il contesto organizzativo: mestieri artigiani, occupazioni industriali, professioni liberali, professioni organizzative: nascita, perdita e riconquista dei lavori a senso compiutoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.