Un viaggio dal Nord al Sud dell’Italia tra i patti di collaborazione e le imprese di comunità, per la prima volta indagati insieme. Nel libro, gli effetti che questi strumenti producono su spazi, attori locali e politiche pubbliche vengono osservati e discussi attraverso l’analisi comparativa di cinque casi nelle città di Torino, Genova, Caserta, Napoli e Brindisi. I risultati della ricerca mostrano che i processi di azione collettiva si caratterizzano per un’elevata specificità contestuale e una scarsa linearità, motivo per cui gli esiti appaiono difficilmente riproducibili in altri contesti, ma utili affinché le città trovino dei dispositivi di appartenenza collettiva e non soltanto individuale. Attraverso i patti di collaborazione e le imprese di comunità si riesce a spostare l’attenzione dall’individualismo alla costruzione di un’azione collettiva che può avere ricadute significative - anche in termini individuali - sull’identità e sul senso di appartenenza a una comunità di vicinato. Questo consente di ampliare il raggio di reciprocità degli individui, di essere meno orientati ai propri simili, ma aperti all’incontro conviviale. Gli strumenti indagati si inseriscono, dunque, all’interno di questioni sociologiche più ampie che riguardano la città e il suo governo: è in simili azioni che lo spazio assume i connotati di sfera pubblica.
Burini, C. (2024). Governare lo spazio pubblico nelle città italiane. Patti di collaborazione e imprese di comunità tra convivialità ed efficacia collettiva. Franco Angeli.
Governare lo spazio pubblico nelle città italiane. Patti di collaborazione e imprese di comunità tra convivialità ed efficacia collettiva
Burini, C.
2024
Abstract
Un viaggio dal Nord al Sud dell’Italia tra i patti di collaborazione e le imprese di comunità, per la prima volta indagati insieme. Nel libro, gli effetti che questi strumenti producono su spazi, attori locali e politiche pubbliche vengono osservati e discussi attraverso l’analisi comparativa di cinque casi nelle città di Torino, Genova, Caserta, Napoli e Brindisi. I risultati della ricerca mostrano che i processi di azione collettiva si caratterizzano per un’elevata specificità contestuale e una scarsa linearità, motivo per cui gli esiti appaiono difficilmente riproducibili in altri contesti, ma utili affinché le città trovino dei dispositivi di appartenenza collettiva e non soltanto individuale. Attraverso i patti di collaborazione e le imprese di comunità si riesce a spostare l’attenzione dall’individualismo alla costruzione di un’azione collettiva che può avere ricadute significative - anche in termini individuali - sull’identità e sul senso di appartenenza a una comunità di vicinato. Questo consente di ampliare il raggio di reciprocità degli individui, di essere meno orientati ai propri simili, ma aperti all’incontro conviviale. Gli strumenti indagati si inseriscono, dunque, all’interno di questioni sociologiche più ampie che riguardano la città e il suo governo: è in simili azioni che lo spazio assume i connotati di sfera pubblica.| File | Dimensione | Formato | |
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