Dopo due anni e mezzo di complesse negoziazioni tra Parlamento europeo e Consiglio, la direttiva 2024/2831 relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali ha finalmente visto la luce lo scorso ottobre. La direttiva interviene anzitutto sullo status dei lavoratori delle piattaforme che spesso risultano erroneamente qualificati come lavoratori autonomi. A fronte del sempre più significativo utilizzo della tecnologia nell’organizzazione del lavoro, la direttiva definisce una serie di criteri in ultima battuta volti a estendere le ipotesi in cui le persone impiegate presso le piattaforme digitali devono essere qualificate come lavoratori subordinati così da garantire loro l’accesso alle forme di tutela concepite per questa categoria di lavoratori. A questa principale funzione si accompagnano poi numerose previsioni volte a proteggere i lavoratori delle piattaforme rispetto ad alcuni rischi specifici derivanti dalla gestione algoritmica. Alla luce delle sue diverse componenti, l’esame della direttiva 2024/2831 suggerisce di inquadrarla nella cornice normativa dell’Unione mettendola a confronto sia con gli strumenti dedicati alle politiche sociali che con quelli dedicati alla regolazione del mercato nell’era digitale.
Salese, V. (2025). La qualificazione dei lavoratori delle piattaforme digitali e le nuove forme di tutela alla luce della direttiva 2024/2831 [Altro].
La qualificazione dei lavoratori delle piattaforme digitali e le nuove forme di tutela alla luce della direttiva 2024/2831
Salese V.
2025
Abstract
Dopo due anni e mezzo di complesse negoziazioni tra Parlamento europeo e Consiglio, la direttiva 2024/2831 relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali ha finalmente visto la luce lo scorso ottobre. La direttiva interviene anzitutto sullo status dei lavoratori delle piattaforme che spesso risultano erroneamente qualificati come lavoratori autonomi. A fronte del sempre più significativo utilizzo della tecnologia nell’organizzazione del lavoro, la direttiva definisce una serie di criteri in ultima battuta volti a estendere le ipotesi in cui le persone impiegate presso le piattaforme digitali devono essere qualificate come lavoratori subordinati così da garantire loro l’accesso alle forme di tutela concepite per questa categoria di lavoratori. A questa principale funzione si accompagnano poi numerose previsioni volte a proteggere i lavoratori delle piattaforme rispetto ad alcuni rischi specifici derivanti dalla gestione algoritmica. Alla luce delle sue diverse componenti, l’esame della direttiva 2024/2831 suggerisce di inquadrarla nella cornice normativa dell’Unione mettendola a confronto sia con gli strumenti dedicati alle politiche sociali che con quelli dedicati alla regolazione del mercato nell’era digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.