Lo sprawl urbano è definito come un processo di dispersione territoriale delle aree residenziali, ed è concepito come un prodotto di processi di governance. Si assume che la dispersione urbana, considerata come un tipo di trasformazione di uso del suolo, abbia origine dalle decisioni di determinati attori sulla gestione e l'allocazione del suolo. In questa ricerca, si propone un modello teorico, applicato empiricamente nei casi studio di Barcellona e Milano, nel tentativo di spiegare le diverse traiettorie di sviluppo delle aree suburbane nelle due città, essendo Barcellona relativamente più compatta di Milano. Lo sprawl urbano è misurato quantitativamente sulla base di una serie di scale spaziali per un periodo di circa 50 anni. L'analisi condotta suggerisce che, ai fini del contenimento del consumo di suolo, ed in specifico dello sprawl urbano, non soltanto la scala metropolitana è significativa, ma anche il potere del governo regionale sulle strategie territoriali è determinante.

Questa ricerca tratta dei processi di dispersione territoriale nell'espansione delle aree residenziali, definiti come sprawl urbano. In particolare, quest'ultimo è concepito come un prodotto di processi di governance. La dispersione urbana, intesa come un tipo di trasformazione di usi del suolo, ha origine nelle decisioni di determinati attori sulla gestione e l'allocazione degli usi del suolo. Nel tentativo quindi di spiegare il verificarsi dello sprawl urbano così inteso, è necessario proporre, ed applicare empiricamente, un idoneo modello teorico. Questo sforzo analitico è particolarmente rilevante in quanto, nella letteratura internazionale sullo sprawl urbano, le condizioni politiche e di pianificazione, nonché le dinamiche tra attori pubblici e privati, non sono sistematicamente esaminate. In questa ricerca, si propone uno schema teorico per colmare questa lacuna, il quale è composto da due diverse concezioni di governance: da una parte, una prospettiva territoriale, `multi-scalare' e `multi-attore', e dall'altra, il modello `bargaining context'. La dispersione urbana è definita come un fenomeno prevalentemente relativo all'espansione delle aree residenziali, e le regioni metropolitane di Barcellona e Milano sono considerate come casi studio. Per entrambe, lo sprawl urbano è misurato in ettari sulla base di una serie di scale spaziali (confini amministrativi, aree e regioni metropolitane, Larger Urban Zones, Urban Morphological Zones, e i livelli NUTS3 o province) lungo un periodo di circa 50 anni, utilizzando sia delle banche dati locali per ogni caso studio considerato (1950--2000), sia la banca dati Corine Land Cover (CLC) per il 1990, 2000 e 2006. L'analisi condotta mostra che, sia per Barcellona che per Milano, sono avvenuti processi di decentralizzazione delle funzioni urbane (industrie e servizi, residenze), facilitati dalla crescita relativa delle infrastrutture di trasporto (ipotesi 1). Tuttavia, il caso di Barcellona presenta una dispersione urbana delle aree residenziali più contenuta rispetto al caso di Milano. L'analisi di dati demografici (1981-2011) ha messo in luce dei processi di decentralizzazione della popolazione, che si è ridistribuita all'interno delle regioni metropolitane di entrambi i casi studio. Tuttavia, l'analisi comparativa ha reso evidente una maggior concentrazione demografica nel caso di Barcellona rispetto al caso di Milano, rispecchiandone la minor dispersione territoriale delle aree residenziali. L'analisi ha anche evidenziato che il minor grado di frammentazione amministrativa (numero dei comuni per provincia) è una condizione sufficiente per il più ridotto manifestarsi dello sprawl urbano; la provincia di Barcellona, meno frammentata amministrativamente, presenta quindi anche meno aree residenziali disperse rispetto alla più frammentata provincia di Milano. Per quanto concerne le dinamiche ed i processi di governance, l'analisi ha rivelato che, in entrambi i casi studio considerati, i comuni (la scala locale) possiedono la maggiore autorità di decisione sulle strategie di sviluppo urbano (ipotesi 2). Nel competere con gli altri comuni ubicati all'interno dell'area metropolitana, i comuni mettono in atto delle decisioni a forte carattere locale per quanto riguarda le scelte di sviluppo urbano (ipotesi 3). La dispersione urbana è dunque il risultato di micro-trasformazioni degli usi del suolo, compiute dalle giunte comunali con lo scopo di ottenere un vantaggio comparativo rispetto agli altri comuni `concorrenti' localizzati nel raggio dell'area metropolitana. I due diversi modelli di dispersione territoriale delle aree residenziali osservati a Barcellona, relativamente più compatta, e Milano, relativamente più dispersa, possono essere spiegati dal ruolo decisivo che le istituzioni pubbliche svolgono a livello metropolitano e regionale rispetto alle strategie territoriali. Dall'analisi condotta si può concludere che, ai fini del contenimento del consumo di suolo, ed in specifico dello sprawl urbano, non soltanto il ruolo delle istituzioni a livello metropolitano è rilevante (ipotesi 4), ma anche le dinamiche di cooperazione che queste possono instaurare con il governo regionale sono determinanti nelle strategie territoriali. In specifico, la reale possibilità del governo regionale di incidere sulle scelte di sviluppo territoriale e locale è cruciale per contenere l'emergere dello sprawl urbano.

(2014). Territorial dispersion patterns of residential areas. Urban sprawl as an outcome of multi--scalar territorial governance processes of land bargaining in the Barcelona and Milan metropolitan regions.. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014).

Territorial dispersion patterns of residential areas. Urban sprawl as an outcome of multi--scalar territorial governance processes of land bargaining in the Barcelona and Milan metropolitan regions.

PAGLIARIN, SOFIA
2014

Abstract

Lo sprawl urbano è definito come un processo di dispersione territoriale delle aree residenziali, ed è concepito come un prodotto di processi di governance. Si assume che la dispersione urbana, considerata come un tipo di trasformazione di uso del suolo, abbia origine dalle decisioni di determinati attori sulla gestione e l'allocazione del suolo. In questa ricerca, si propone un modello teorico, applicato empiricamente nei casi studio di Barcellona e Milano, nel tentativo di spiegare le diverse traiettorie di sviluppo delle aree suburbane nelle due città, essendo Barcellona relativamente più compatta di Milano. Lo sprawl urbano è misurato quantitativamente sulla base di una serie di scale spaziali per un periodo di circa 50 anni. L'analisi condotta suggerisce che, ai fini del contenimento del consumo di suolo, ed in specifico dello sprawl urbano, non soltanto la scala metropolitana è significativa, ma anche il potere del governo regionale sulle strategie territoriali è determinante.
COLLEONI, MATTEO
MOULAERT, FRANK
Diffusione urbana, governance territoriale, trasformazioni dell'uso del suolo, regioni metropolitane, Barcellona, Milano
SPS/10 - SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
English
18-nov-2014
Scuola di Dottorato in Studi Comparativi e Internazionali in Scienze Sociali (SCISS)
STUDI EUROPEI URBANI E LOCALI (URBEUR) - 49R
26
2012/2013
Katholieke Universiteit Leuven
open
(2014). Territorial dispersion patterns of residential areas. Urban sprawl as an outcome of multi--scalar territorial governance processes of land bargaining in the Barcelona and Milan metropolitan regions.. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/54097
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