Background La perforazione della midollare e della corticale (IP: intramarrow penetration) ossea, è una procedura chirurgica utilizzata spesso durante le manovre rigenerative. Comunque i benefici di tale procedura chirurgica ai fini della rigenerazione ossea e parodontale rimangono in letteratura del tutto non documentati. Lo scopo di questo studio clinico randomizzato è quello di valutare come IP possa influenzare il trattamento di difetti infraossei trattati con tecniche a lembo a preservazione di papilla, Simplified e Modified e papilla preservation. Materiali e Metodi Per il seguente studio sono stati selezionati 25 pazienti con parodontite cronica, presentanti difetti infra ossei a 3 e a 2 pareti o misti 2-3 pareti. Dei seguenti 25 solatanto 20 pazienti sono rientrati nei criteri d’inclusione per lo studio. I siti da trattare sono stati assegnati random in due gruppi: il gruppo controllo (open flap) ed il gruppo test (open flap + IP). Tutti i difetti sono stati trattati con lembi a preservazione di papilla a seconda della posizione del difetto, e successivamente degranulati. Nel gruppo controllo successivamente alla degranulazione si procede con la chiusura per prima intenzione del lembo; mentre nel gruppo test successivamente alla degranulazione si eseguono delle perforazioni del fondo del difetto mediante frese da osso a pallina del diametro di 1 mm montato su micromotore sotto un’abbondante irrigazione. I risultati clinici e radiografici sono stati valutati nel pre-operatorio e a distanza di 1 anno dalla chirurgia. Risultati Al baseline non si riscontrano differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi. A distanza di 12 mesi, entrambi i gruppi mostrano un miglioramento significativo in termini di riduzione della profondità di sondaggio, livello di attacco clinico (CAL) e livello osseo sia clinico che radiografico. Dai dati ottenuti si riscontra che il gruppo test ha ottenuto un miglior guadagno di osso a livello clinico (3.07 ± 1.74mm) e una prevalenza nel livello di guadagno di attacco clinico ≧ 2 mm (nel 93% dei siti) rispetto al gruppo controllo (1.76 ± 2.71mm, p<0.03 e il 62% di CAL con p=0.024). Conclusioni L’aggiunta dell’IP alla procedura di Open flap per il trattamento dei difetti infraossei risulta statisticamente e clinicamente significativa negli outcomes sia clinici che radiografici.
(2014). Trattamento di difetti infraossei con e senza perforazione midollare: trial clinico randomizzato. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014).
Trattamento di difetti infraossei con e senza perforazione midollare: trial clinico randomizzato
ARCARA, CARLO
2014
Abstract
Background La perforazione della midollare e della corticale (IP: intramarrow penetration) ossea, è una procedura chirurgica utilizzata spesso durante le manovre rigenerative. Comunque i benefici di tale procedura chirurgica ai fini della rigenerazione ossea e parodontale rimangono in letteratura del tutto non documentati. Lo scopo di questo studio clinico randomizzato è quello di valutare come IP possa influenzare il trattamento di difetti infraossei trattati con tecniche a lembo a preservazione di papilla, Simplified e Modified e papilla preservation. Materiali e Metodi Per il seguente studio sono stati selezionati 25 pazienti con parodontite cronica, presentanti difetti infra ossei a 3 e a 2 pareti o misti 2-3 pareti. Dei seguenti 25 solatanto 20 pazienti sono rientrati nei criteri d’inclusione per lo studio. I siti da trattare sono stati assegnati random in due gruppi: il gruppo controllo (open flap) ed il gruppo test (open flap + IP). Tutti i difetti sono stati trattati con lembi a preservazione di papilla a seconda della posizione del difetto, e successivamente degranulati. Nel gruppo controllo successivamente alla degranulazione si procede con la chiusura per prima intenzione del lembo; mentre nel gruppo test successivamente alla degranulazione si eseguono delle perforazioni del fondo del difetto mediante frese da osso a pallina del diametro di 1 mm montato su micromotore sotto un’abbondante irrigazione. I risultati clinici e radiografici sono stati valutati nel pre-operatorio e a distanza di 1 anno dalla chirurgia. Risultati Al baseline non si riscontrano differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi. A distanza di 12 mesi, entrambi i gruppi mostrano un miglioramento significativo in termini di riduzione della profondità di sondaggio, livello di attacco clinico (CAL) e livello osseo sia clinico che radiografico. Dai dati ottenuti si riscontra che il gruppo test ha ottenuto un miglior guadagno di osso a livello clinico (3.07 ± 1.74mm) e una prevalenza nel livello di guadagno di attacco clinico ≧ 2 mm (nel 93% dei siti) rispetto al gruppo controllo (1.76 ± 2.71mm, p<0.03 e il 62% di CAL con p=0.024). Conclusioni L’aggiunta dell’IP alla procedura di Open flap per il trattamento dei difetti infraossei risulta statisticamente e clinicamente significativa negli outcomes sia clinici che radiografici.File | Dimensione | Formato | |
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