Organizzazione dell'impresa e responsabilità dell'organo amministrativo di società per azioni: applicabilità della Business Judgment Rule in una prospettiva funzionale

Over the past 20 years, the legislator has become increasingly concerned with issues related to the internal organization of the enterprise, which were once left to the complete discretion of the directors or the interpreneur. Along with the increased relevance of this aspect of the enterprise, there has naturally also been a development in the liability arising from wrongdoing committed by the administrative body in the organizational phase of the enterprise. With respect to this issue, the most relevant element of debate concerns whether or not the so-called Business Judgment Rule applies to the organizational liability of directors. This is the principal subject of this work. The thesis opens with an analysis of the organizational element within the enterprise and a historical-evolutionary review of the relevance of organization in Italian corporate law. In addition, the liability of directors of joint stock companies is anlized, in general (with particular reference to liability to the company), and the problem of the applicability of the BJR to organizational liability is presented. The next chapter is devoted to a specific examination of the Business Judgment Rule, with an in-depth analysis first of its content and historical development. It then goes on to analyze the rationale of the rule, identifying a static element (aimed at avoiding excessive liability of directors) and a dynamic element (aimed at avoiding an excessive intervention of the court into the business activity). Also as part of the BJR analysis, the scope of application of the rule is examined, identifying it in the business decision, which is defined through the enucleation of its fundamental characteristics: non-imposition, discretionality, uncertainty and (economic) risk. The last chapter represents the joining point between the first two. In it, organizational choice is first examined with its main characteristics (in comparison also with the characteristics of entrepreneurial choice), and then the problematic profiles of an indiscriminate application of BJR to organizational choice are examined, with an eye also on the state of the art in terms of case law application. In order to propose a solution to the problems identified, a functional distinction between different types of organizational choice is theorized, hypothesizing a differentiated application of BJR depending on whether organizational choice assumes an instrumental function for the legitimacy of entrepreneurial action (e.g., is functional to ensure proper information flow within the enterprise) or, on the other hand, is more akin to entrepreneurial choice.

Nel corso degli ultimi 20 anni, il legislatore si è sempre più interessato delle questioni relative all'organizzazione interna dell'impresa, un tempo lasciate alla completa discrezionalità di chi l'impresa la gestiva. Accanto all'accrescimento della rilevanza di tale aspetto dell'esercizio dell'impresa, si è naturalmente sviluppato anche il discorso relativo alla responsabilità derivante da illiceità commesse dall’organo amministrativo nella fase organizzativa dell’impresa. Rispetto a tale questione, l’elemento di più rilevante dibattito riguarda l’applicabilità o meno della cosiddetta Business Judgment Rule alla responsabilità organizzativa degli amministratori. È questo l’oggetto principale del presente lavoro. L’elaborato si apre con un’analisi dell’elemento organizzativo all’interno dell’impresa e con una rassegna storico-evolutiva della rilevanza dell’organizzazione nel diritto dell’impresa italiano. Inoltre, è anlizzata, in generale, la responsabilità degli amministratori di società per azioni (con particolare riferimento alla responsabilità verso la società) ed è presentato il problema dell’applicabilità alla responsabilità organizzativa della BJR. Il capitolo successivo è dedicato all’esame specifico della Business Judgment Rule, con un’approfondita analisi anzitutto del contenuto e dell’evoluzione storica. Si passa poi all’analisi della ratio della regola, individuando un elemento statico (quello finalizzato a evitare un’eccessiva responsabilizzazione degli amministratori) e un elemento dinamico (quello finalizzato evitare un’invasione del giudice nell’attività d’impresa). Sempre nell’ambito dell’analisi della BJR, si esamina l’ambito applicativo della regola, individuandolo nella scelta imprenditoriale, che viene definita attraverso l’enucleazione delle sue caratteristiche fondamentali: non imposizione, discrezionalità, incertezza e rischio (economico). L’ultimo capitolo rappresenta il punto di unione tra i due filoni. In esso è in primo luogo esaminata la scelta organizzativa con le sue caratteristiche principali (in confronto anche con le caratteristiche della scelta imprenditoriale) e in seguito sono esaminati i profili di problematicità di un’applicazione indiscriminata della BJR alla scelta organizzativa, con occhio anche allo stato dell’arte in termini di applicazione giurisprudenziale. Al fine di proporre una soluzione alle problematiche individuate, si teorizza una distinzione funzionale tra diversi tipi di scelta organizzativa, ipotizzando un’applicazione differenziata della BJR a seconda che la scelta organizzativa assuma una funzione strumentale alla legittimità dell’agire imprenditoriale (ad es., sia funzionale a garantire un corretto flusso informativo all’interno dell’impresa) o che, invece, sia più assimilabile alla scelta imprenditoriale.