Il sistema giudicante italiano è fondato sul potere discrezionale di ogni giudice, che interpreta la legge secondo “scienza e coscienza”. Preso atto della forte capacità discrezionale di ogni magistrato e delle implicazioni organizzative che questo comporta, questa ricerca intende studiare in profondità come i giudici operano quotidianamente all’interno di una corte di giustizia. Lo spirito alla base di queste riflessioni è esemplificato nel titolo di questa trattazione: “Dietro alla cattedra del giudice”. Questa ricerca si prefigge di oltrepassare il livello prescrittivo delle norme e delle procedure che formalmente governano il funzionamento di un tribunale di giustizia per studiare le attività pratiche situate dei magistrati. Scopo di questo studio è raccontare in modo dettagliato e rigoroso (Strati 2004: 149) uno spaccato dei contesti sociali dove ogni giorno viene amministrata la giustizia. Questa idea si riassume nell’espressione “follow the actors” (“seguire gli attori”) (Hughes 1971). Tale intento, ripreso di sovente anche nell’Actor Network Theory (Callon 1986; Latour 1987), si traduce nella necessità di studiare il “fare” dei praticanti attraverso un “approccio naturalistico” (Denzin 1971) in grado di raffigurare il comportamento situato degli individui.
(2009). Dietro alla cattedra del giudice. Pratiche, prassi e occasioni di apprendimento. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2009).
Dietro alla cattedra del giudice. Pratiche, prassi e occasioni di apprendimento
VERZELLONI, LUCA
2009
Abstract
Il sistema giudicante italiano è fondato sul potere discrezionale di ogni giudice, che interpreta la legge secondo “scienza e coscienza”. Preso atto della forte capacità discrezionale di ogni magistrato e delle implicazioni organizzative che questo comporta, questa ricerca intende studiare in profondità come i giudici operano quotidianamente all’interno di una corte di giustizia. Lo spirito alla base di queste riflessioni è esemplificato nel titolo di questa trattazione: “Dietro alla cattedra del giudice”. Questa ricerca si prefigge di oltrepassare il livello prescrittivo delle norme e delle procedure che formalmente governano il funzionamento di un tribunale di giustizia per studiare le attività pratiche situate dei magistrati. Scopo di questo studio è raccontare in modo dettagliato e rigoroso (Strati 2004: 149) uno spaccato dei contesti sociali dove ogni giorno viene amministrata la giustizia. Questa idea si riassume nell’espressione “follow the actors” (“seguire gli attori”) (Hughes 1971). Tale intento, ripreso di sovente anche nell’Actor Network Theory (Callon 1986; Latour 1987), si traduce nella necessità di studiare il “fare” dei praticanti attraverso un “approccio naturalistico” (Denzin 1971) in grado di raffigurare il comportamento situato degli individui.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.