Il libro propone una sistematica dei reati informatici introdotti nel nostro ordinamento con la legge n. 547 del 1993, distinguendo le aggressioni al patrimonio (come la frode informatica) da quelle rivolte alla riservatezza dei dati e dei sistemi (come l’accesso abusivo e le violazioni delle comunicazioni informatiche) o alla loro integrità e funzionalità (come le diverse figure di danneggiamento informatico). Di ciascuna delle nuove figure di reato viene messa in evidenza la peculiarità all’interno del panorama internazionale, per valutarne poi la reale attitudine alla repressione delle diverse manifestazioni della c.d. criminalità informatica. Nella edizione aggiornata del lavoro è stata inserita in appendice una breve analisi della applicazione giurisprudenziale dei nuovi reati, a dieci anni dalla loro introduzione, che consente di cogliere taluni profili problematici, legati alla tecnica di formulazione delle norme (è il caso dell’art. 640-ter c.p.) o ad una loro ambiguità di fondo su quale ne debba essere l’ambito di operatività (è il caso degli artt. 615-ter e –quater c.p.).
Pecorella, C. (2006). Diritto penale dell'informatica. Ristampa con aggiornamento. Padova : CEDAM.
Diritto penale dell'informatica. Ristampa con aggiornamento
PECORELLA, CLAUDIA
2006
Abstract
Il libro propone una sistematica dei reati informatici introdotti nel nostro ordinamento con la legge n. 547 del 1993, distinguendo le aggressioni al patrimonio (come la frode informatica) da quelle rivolte alla riservatezza dei dati e dei sistemi (come l’accesso abusivo e le violazioni delle comunicazioni informatiche) o alla loro integrità e funzionalità (come le diverse figure di danneggiamento informatico). Di ciascuna delle nuove figure di reato viene messa in evidenza la peculiarità all’interno del panorama internazionale, per valutarne poi la reale attitudine alla repressione delle diverse manifestazioni della c.d. criminalità informatica. Nella edizione aggiornata del lavoro è stata inserita in appendice una breve analisi della applicazione giurisprudenziale dei nuovi reati, a dieci anni dalla loro introduzione, che consente di cogliere taluni profili problematici, legati alla tecnica di formulazione delle norme (è il caso dell’art. 640-ter c.p.) o ad una loro ambiguità di fondo su quale ne debba essere l’ambito di operatività (è il caso degli artt. 615-ter e –quater c.p.).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.