Il testo I contrari della pace. Narrazioni e linguaggio: analisi del reale e dell’immaginario propone una serie di riflessioni teorico – giuridiche, con strumenti di matrice linguistico-analitica, suggerite dalla complessità degli accadimenti che hanno segnato alcuni nostri vissuti, anche recenti (come la pandemia da Sars-CoV-2 e la guerra tra Federazione russa ed Ucraina) o individuati in percorsi letterari, per comprendere la densità semantica e la complessità sottese alla nozione di “pace” e dei suoi contrari. I temi affrontati hanno messo in evidenza l’uso retorico e manipolativo del linguaggio di propaganda, impiegato in differenti ambiti segnati da conflitti, da guerre, dalla presenza di un nemico. Ragionare su ciò che è stato “un contrario della pace” ha portato attenzione a molte narrazioni, linguaggi e vissuti che, come l’esperienza del terrorismo brigatista italiano, generalmente non sono associati ad un clima di guerra. Riflettere su cosa c’è in comune tra la realtà, presente o passata, e la finzione letteraria distopica può infine aiutare a comprendere, in modo razionale e argomentato, quale spazio e quali significati assume la pace nel nostro presente e può essere un primo passo per imparare ad usare più consapevolmente il linguaggio, per un migliore e più inclusivo futuro.
Forni, L. (2023). I contrari della pace. Narrazioni e linguaggio: analisi del reale e dell'immaginario. Giappichelli.
I contrari della pace. Narrazioni e linguaggio: analisi del reale e dell'immaginario
Forni, L
2023
Abstract
Il testo I contrari della pace. Narrazioni e linguaggio: analisi del reale e dell’immaginario propone una serie di riflessioni teorico – giuridiche, con strumenti di matrice linguistico-analitica, suggerite dalla complessità degli accadimenti che hanno segnato alcuni nostri vissuti, anche recenti (come la pandemia da Sars-CoV-2 e la guerra tra Federazione russa ed Ucraina) o individuati in percorsi letterari, per comprendere la densità semantica e la complessità sottese alla nozione di “pace” e dei suoi contrari. I temi affrontati hanno messo in evidenza l’uso retorico e manipolativo del linguaggio di propaganda, impiegato in differenti ambiti segnati da conflitti, da guerre, dalla presenza di un nemico. Ragionare su ciò che è stato “un contrario della pace” ha portato attenzione a molte narrazioni, linguaggi e vissuti che, come l’esperienza del terrorismo brigatista italiano, generalmente non sono associati ad un clima di guerra. Riflettere su cosa c’è in comune tra la realtà, presente o passata, e la finzione letteraria distopica può infine aiutare a comprendere, in modo razionale e argomentato, quale spazio e quali significati assume la pace nel nostro presente e può essere un primo passo per imparare ad usare più consapevolmente il linguaggio, per un migliore e più inclusivo futuro.File | Dimensione | Formato | |
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