L'obiettivo consiste nel contrastare le posizioni del cosiddetto neocreazionismo, che pretendono di avere la stessa dignità scientifica dell'evoluzionismo e che, specie, ma non soltanto, negli Stati Uniti, vorrebbero perciò entrare a far parte dei programmi scolastici obbligatori, accanto o addirittura in sostituzione del darwinismo. Non solo negli Stati Uniti: ci ricordiamo tutti delle polemiche, ai tempi del ministro Moratti, relative ai programmi di scienze nelle scuole medie inferiori. Il primo capitolo del libro ricostruisce le tappe attraverso le quali Darwin giunse a formulare in maniera compiuta le proprie convinzioni nel 1859, l'anno di pubblicazione de L'origine delle specie. Già quindici anni prima, in una lettera all'amico Joseph Hooker, Darwin si dimostra consapevole del carattere esplosivo delle sue ipotesi, ammettendo che renderle note sarebbe stato come "confessare un delitto". Il secondo capitolo del libro esamina analiticamente le presunte prove empiriche che i neocreazionisti contrappongono a quelle della teoria dell'evoluzione in versione darwinista. E' ovviamente impossibile, in questa sede, ripercorrere in modo esaustivo le pagine di Pievani. Vale la pena, tuttavia, ricordare le strategie argomentative che sono sottese agli argomenti dei neocreazionisti e che l'autore si incarica di decostruire punto per punto. Il terzo capitolo Pievani confuta i fondamenti logici della teoria del Disegno Intelligente. Il quarto e il quinto capitolo si soffermano sulle implicazione filosofiche del dibattito intorno al darwinismo.
Pievani, D. (2006). Creazione senza Dio. Torino : Einaudi.
Creazione senza Dio
PIEVANI, DIETELMO
2006
Abstract
L'obiettivo consiste nel contrastare le posizioni del cosiddetto neocreazionismo, che pretendono di avere la stessa dignità scientifica dell'evoluzionismo e che, specie, ma non soltanto, negli Stati Uniti, vorrebbero perciò entrare a far parte dei programmi scolastici obbligatori, accanto o addirittura in sostituzione del darwinismo. Non solo negli Stati Uniti: ci ricordiamo tutti delle polemiche, ai tempi del ministro Moratti, relative ai programmi di scienze nelle scuole medie inferiori. Il primo capitolo del libro ricostruisce le tappe attraverso le quali Darwin giunse a formulare in maniera compiuta le proprie convinzioni nel 1859, l'anno di pubblicazione de L'origine delle specie. Già quindici anni prima, in una lettera all'amico Joseph Hooker, Darwin si dimostra consapevole del carattere esplosivo delle sue ipotesi, ammettendo che renderle note sarebbe stato come "confessare un delitto". Il secondo capitolo del libro esamina analiticamente le presunte prove empiriche che i neocreazionisti contrappongono a quelle della teoria dell'evoluzione in versione darwinista. E' ovviamente impossibile, in questa sede, ripercorrere in modo esaustivo le pagine di Pievani. Vale la pena, tuttavia, ricordare le strategie argomentative che sono sottese agli argomenti dei neocreazionisti e che l'autore si incarica di decostruire punto per punto. Il terzo capitolo Pievani confuta i fondamenti logici della teoria del Disegno Intelligente. Il quarto e il quinto capitolo si soffermano sulle implicazione filosofiche del dibattito intorno al darwinismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.