Il 19 maggio 1953 Leonardo Sciascia scrive a Italo Calvino, funzionario dell’Einaudi, chiedendo un libro da recensire. E lo invita a collaborare alla rivista «Galleria». È l’inizio di un fitto scambio epistolare che continuerà fino alla morte di Calvino, e che è stato integralmente ricostruito in queste pagine: 145 tra lettere, biglietti, cartoline, telegrammi. Il carteggio restituisce il loro rapporto di stima e amicizia: l’incontro, il reciproco scoprirsi e intendersi, la pubblicazione di molte delle loro opere, il parziale allontanamento degli anni Settanta; sullo sfondo, quell’Italia democristiana della guerra fredda, tra il boom e il terrorismo, che Calvino e Sciascia seppero interpretare, pur in modi così diversi, come pochi altri. I due scrittori appaiono infatti legati da profonde affinità intellettuali e biografiche – l’età, la formazione culturale, la vocazione razionale e “illuminista”, l’impegno politico e civile, l’idea, soprattutto, che la letteratura sia qualcosa di fondamentale –, ma anche divisi da esperienze differenti: le loro sono storie diverse, che per un lungo tratto si sono intrecciate, illuminandosi a vicenda. E le missive qui raccolte, completate da scritti critici reciproci, danno conto proprio di questo intreccio: un dialogo quanto mai fecondo che, tra discussioni su premi letterari, immagini di copertina, libri vecchi e nuovi, costituisce uno dei carteggi più significativi del Novecento letterario italiano.

Italo Calvino, L.S. (2023). L’illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985, a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti (M. Barenghi, P. Squillacioti, a cura di). Arnoldo Mondadori.

L’illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985, a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti

Barenghi, Mario Luigi;
2023

Abstract

Il 19 maggio 1953 Leonardo Sciascia scrive a Italo Calvino, funzionario dell’Einaudi, chiedendo un libro da recensire. E lo invita a collaborare alla rivista «Galleria». È l’inizio di un fitto scambio epistolare che continuerà fino alla morte di Calvino, e che è stato integralmente ricostruito in queste pagine: 145 tra lettere, biglietti, cartoline, telegrammi. Il carteggio restituisce il loro rapporto di stima e amicizia: l’incontro, il reciproco scoprirsi e intendersi, la pubblicazione di molte delle loro opere, il parziale allontanamento degli anni Settanta; sullo sfondo, quell’Italia democristiana della guerra fredda, tra il boom e il terrorismo, che Calvino e Sciascia seppero interpretare, pur in modi così diversi, come pochi altri. I due scrittori appaiono infatti legati da profonde affinità intellettuali e biografiche – l’età, la formazione culturale, la vocazione razionale e “illuminista”, l’impegno politico e civile, l’idea, soprattutto, che la letteratura sia qualcosa di fondamentale –, ma anche divisi da esperienze differenti: le loro sono storie diverse, che per un lungo tratto si sono intrecciate, illuminandosi a vicenda. E le missive qui raccolte, completate da scritti critici reciproci, danno conto proprio di questo intreccio: un dialogo quanto mai fecondo che, tra discussioni su premi letterari, immagini di copertina, libri vecchi e nuovi, costituisce uno dei carteggi più significativi del Novecento letterario italiano.
Italo Calvino, Leonardo Sciascia
Italo Calvino, Leonardo Sciascia, Epistolario
Italian
2023
9788804756590
324
Arnoldo Mondadori
none
Italo Calvino, L.S. (2023). L’illuminismo mio e tuo. Carteggio 1953-1985, a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti (M. Barenghi, P. Squillacioti, a cura di). Arnoldo Mondadori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/413175
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