Il presente volume interviene a conclusione di una ricerca finanziata dall'Università di Bologna, dall'Università pontificia Icade di Madrid e dall'Ambasciata di Spagna in Italia. Il volume muove dalla constatazione che la crisi economica in cui versano con particolare gravità l’Unione europea, gli Stati membri, ma, soprattutto, la loro società ha messo in luce le debolezze di alcune delle conquiste su cui poggiava lo Stato costituzionale come Stato sociale e democratico di diritto. Non sembra un caso, infatti, che, invece di rafforzarsi, il processo eurounitario sia sempre più soggetto a tensioni, espresse – tra i tanti sentori – di recente, dall’affermazione di movimenti indipendentisti e forze sovranazionali che mettono in discussione l’integrità ancor prima dell’Unione, degli stessi Stati membri. In risposta a tale crisi, l’Unione Europea sembra accelerare il processo di costituzionalizzazione, pur senza avere un vero e proprio testo costituzionale, dopo il fallimento della mai nata Costituzione europea. Dopo l’iniziale impasse derivante dalla mancata approvazione del “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa” nel 2004, il Trattato di Lisbona ha sicuramente rappresentato un momento importante, ma non sufficiente per superare il deficit non solo di rappresentanza ma anche di competenze che ancora oggi sembra caratterizzare l’Unione. Tuttavia dopo la crisi un nuovo percorso sembra prendere avvio, quantomeno tra i Paesi della area euro. Ne sono spia le innovazioni apportate dai recenti trattati “satellite” (tra tutti il c.d. Fiscal compact), ma altresì le connesse riforme costituzionali interne adottate da alcuni Stati (come il c.d. “pareggio di bilancio”), che seppur rivolte a riformare la materia economico-finanziaria, incidono nel cuore della sovranità, non solo economica, degli Stati. Questi recenti sviluppi hanno spinto a promuovere e curare il presente volume, riflettendo ulteriormente sul processo eurounitario, ma soprattutto a proporre un confronto scientifico volto a individuare e comprendere le sfide, le tensioni e anche le possibilità che si aprono per il costituzionalismo in Europa, con il fine principale di comprendere se l'Unione stia compiendo, o meno, un percorso di federalizzazione, e al tempo stesso come esso stia incidendo sugli ordinamenti costituzionali degli Stati.
Teruel Lozano, G., Pérez Miras, A., Raffiotta, E. (a cura di). (2015). Desafíos del constitucionalismo ante la integración europea. ESP : EDITUM. Ediciones de la Universidad de Murcia.
Desafíos del constitucionalismo ante la integración europea
Edoardo C. Raffiotta
2015
Abstract
Il presente volume interviene a conclusione di una ricerca finanziata dall'Università di Bologna, dall'Università pontificia Icade di Madrid e dall'Ambasciata di Spagna in Italia. Il volume muove dalla constatazione che la crisi economica in cui versano con particolare gravità l’Unione europea, gli Stati membri, ma, soprattutto, la loro società ha messo in luce le debolezze di alcune delle conquiste su cui poggiava lo Stato costituzionale come Stato sociale e democratico di diritto. Non sembra un caso, infatti, che, invece di rafforzarsi, il processo eurounitario sia sempre più soggetto a tensioni, espresse – tra i tanti sentori – di recente, dall’affermazione di movimenti indipendentisti e forze sovranazionali che mettono in discussione l’integrità ancor prima dell’Unione, degli stessi Stati membri. In risposta a tale crisi, l’Unione Europea sembra accelerare il processo di costituzionalizzazione, pur senza avere un vero e proprio testo costituzionale, dopo il fallimento della mai nata Costituzione europea. Dopo l’iniziale impasse derivante dalla mancata approvazione del “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa” nel 2004, il Trattato di Lisbona ha sicuramente rappresentato un momento importante, ma non sufficiente per superare il deficit non solo di rappresentanza ma anche di competenze che ancora oggi sembra caratterizzare l’Unione. Tuttavia dopo la crisi un nuovo percorso sembra prendere avvio, quantomeno tra i Paesi della area euro. Ne sono spia le innovazioni apportate dai recenti trattati “satellite” (tra tutti il c.d. Fiscal compact), ma altresì le connesse riforme costituzionali interne adottate da alcuni Stati (come il c.d. “pareggio di bilancio”), che seppur rivolte a riformare la materia economico-finanziaria, incidono nel cuore della sovranità, non solo economica, degli Stati. Questi recenti sviluppi hanno spinto a promuovere e curare il presente volume, riflettendo ulteriormente sul processo eurounitario, ma soprattutto a proporre un confronto scientifico volto a individuare e comprendere le sfide, le tensioni e anche le possibilità che si aprono per il costituzionalismo in Europa, con il fine principale di comprendere se l'Unione stia compiendo, o meno, un percorso di federalizzazione, e al tempo stesso come esso stia incidendo sugli ordinamenti costituzionali degli Stati.File | Dimensione | Formato | |
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